“Sono un fan di Checco Zalone da tempi non sospetti. È stato geniale e ha colto nel segno. Ironizzare sulla pandemia è difficilissimo. Il compito di un comico è quello di riuscire a far ridere su temi molto seri con la leggerezza necessaria. La sua genialità sta nel fatto che ha ironizzato utilizzando un punto di vista che non era scontato, quello del narcisismo dei virologi, infettivologi, epidemiologi, che si sono trovati nell’occhio del ciclone. Nessuno si senta offeso, quindi. Tutt’altro. Mi offendo io perché non mi ha invitato a duettare con lui dal vivo, anziché in video. Sul palco dell’Ariston sarebbe stata tutta un’altra cosa. Può sempre rimediare”.
A parlare è Pier Luigi Lopalco, epidemiologo ed ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, citato ieri dal comico barese sul palco di Sanremo durante la terza e ultima esibizione.
“Credo che l’emergenza pandemica si stia effettivamente spegnendo – spiega nell’intervista concessa al Corriere del Mezzoggiorno -. Ma non significa dobbiamo smettere di lavorare sul Covid, perché c’è ancora tanto da fare. Anzi speriamo si riesca a trarre le lezioni dovute da questa esperienza per rafforzare tutto il sistema”.
E sulla nomina di Palese all’assessorato alla Sanità Lopalco si dichiara “contento innanzitutto che ci sia un assessore, perché vi assicuro che 5 anni di mancanza di un assessore li ho sentiti tutti quando ho preso quell’incarico. È un posto che non può restare vacante. Palese è molto competente. Poi, mi lasci dire, è un salentino come me”.