Una tanica di benzina trovata al fianco del corpo carbonizzato della 55enne Michelle Baldassarre, la donna di 55 anni ritrovata senza vita giovedì scorso in campagna alla periferia di Santeramo. È questo l’ultimo tassello di un’indagine che resta ancora con tanti punti interrogativi da risolvere. Chi l’ha comprata? E soprattutto quando? Tutti i benzinai di Santeramo hanno affermato di non aver visto negli ultimi giorni la donna. Le indagini dei Carabinieri vanno avanti, al momento non è emerso nessun elemento che faccia pensare ad un omicidio, il reato ipotizzato resta sempre quello dell’istigazione al suicidio a carico di ignoti. Si attende l’esito dell’autopsia però che dovrà chiarire se la ferita che le ha trafitto il polmone destro è arrivata prima dell’incendio e se entrambi i gesti siano stati auto-inferti della vittima. La presenza del monossido di carbonio nel sangue potrà ad esempio stabilire se la 55enne era ancora viva durante il rogo, così come la consistenza delle ustioni. Sono stati eseguiti anche alcuni prelievi per le indagini tossicologiche e istologiche, verranno analizzati anche la tanica e la lama trovata conficcata all’altezza del torace sul lato destro del corpo.
Il marito della 55enne, un professionista di Santeramo conosciuto da molti, era agli arresti domiciliari per maltrattamenti, gli stessi che avevano spinto Michelle a rivolgersi ai servizi sociali e a vivere per 40 giorni nella casa protetta. Vive in casa di un amico, con il permesso di allontanarsi dall’abitazione per otto ore al giorno e per andare a lavorare nel suo studio. Gli inquirenti hanno acquisito i video delle telecamere di videosorveglianza della casa dove il marito è agli arresti domiciliari e quelli dello studio professionale, anche se al momento non è indagato.