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Scandalo Oncologico Bari, furto di farmaci e dpi per il lavoro in nero: “Una cosa come Totò Riina” – I NOMI

9 Ottobre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
9 Ottobre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

Torniamo ad occuparci dell’inchiesta sulla sottrazione di farmaci e dispositivi medico-chirurgici, per lavoro in nero, che vede coinvolti diversi dipendenti ed ex dipendenti dell’Oncologico di Bari per il lavoro in nero.  Nei prossimi giorni, come si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno, i 10 indagati, tra cui i 6 che nei giorni scorsi sono stati raggiunti da misure cautelari, avvieranno un colloquio con l’azienda per il risarcimento danni. La caposala del reparto di oncologia medica, Maria Elisabeth Pompilio, è stata interdetta per un anno, mentre Onofrio Costanzo, operatore socio sanitario che avrebbe prestato regolarmente servizio nonostante fosse ai domiciliari con il permesso di lavorare, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G. Entrambi sono ancora in servizio, poi ci sono 4 infermieri in pensione per i quali è stato disposto il divieto di dimora a Bari: l’ex caposala Maria Longo e gli ex colleghi Basilio Damiani, Carlo Romito e Michele Antonacci.

L’indagine è iniziata nel 2020 a seguito di una denuncia da parte di una dipendente, un’infermiera beccata per aver rubato 250 euro dal borsellino di una paziente che da quel giorno non lavora più nella struttura ed è finita al processo per furto. La donna ha deciso di raccontare agli inquirenti quello che accadeva nell’infermeria e nel reparto di oncologia medica. Così sono scattate le perquisizioni, le intercettazioni telefoniche e ambientali grazie alle È telecamere installate in diversi ambienti del reparto e dell’ospedale. “Alla fine prendono sempre i pesci più piccoli, è stata fatta una cosa come Totò Riina e hanno spettacolarizzato il tutto”, le parole della caposala Pompilio in una intercettazione del 2 giugno 2021 all’indomani delle perquisizioni.

Tra gli indagati c’è anche Emanuele Fino, compagno della caposala e dipendente del Policlinico, che sarebbe entrato nel reparto indisturbato diverse volte, portando via medicinali dal “supermercato” del reparto di oncologia medica. Nel giro d’affari sarebbero finiti anche i test per il Covid, sempre sottratti dal reparto dell’ospedale, con un’offerta speciale: 4 tamponi al costo di 100 euro.