Siamo sulla provinciale che collega Adelfia a Rutigliano, la cosiddetta strada del sesso, diretti a Conversano per realizzare un servizio. Sul ciglio della strada vediamo due pattuglie dei Carabinieri nelle vicinanze di una sedia lasciata vuota da una prostituta. Chiediamo cosa fosse successo, ma il primo contatto non è dei migliori.
Il maresciallo come comprensibile non rilascia dichiarazioni e per giunta chiede identifica me e Tino. Dopo un giro di telefonate scopriamo che si era trattato di un’aggressione ai danni di una giovane donna, forse originaria della Romania. Tutto sembra essersi risolto e realizziamo il servizio che vedete in onda, pubblicato ad agosto dell’anno scorso.
Ci spostiamo a Conversano, ma al ritorno capita un altro incontro casuale. Un’auto della Squadra Mobile di Bari in borghese carica a bordo una giovane donna, capiamo che non si tratta di una semplice aggressione. In realtà, sempre dopo il solito giro di telefonate, scopriamo che i poliziotti avevano iniziato a parlare con la donna per sapere se avesse voluto collaborare, raccontando i particolari della schiavitù alla quale era costretta.
Oggi, otto mesi dopo, le indagini hanno portato all’arresto di 20 persone nel Barese nell’operazione denominata “Lover Boy”, di cui a breve vi forniremo tutti i particolari.