“Come avevamo pronosticato, dopo i risultati della mobilità del personale docente, erano 5.015 le cattedre disponibili e buona parte di esse, oltre un migliaio, resteranno vacanti per assenza di aspiranti. Gli inutili sforzi del governo, a esclusivo beneficio delle casse statali, costringeranno anche quest’anno la Puglia a restituire centinaia di immissioni in ruolo, il tutto a causa dell’autoreferenzialità di una politica che non ha voluto accogliere gli appelli del sindacato. Con le modalità di assunzione pervicacemente sostenute dal ministro, che non ha tenuto fede alle nostre istanze, considerato il numero di aspiranti presenti nelle graduatorie, non si riusciranno a coprire tutti i posti vacanti”.
Il segretario generale della UIL Scuola Puglia, Gianni Verga, commenta così la pubblicazione del contingente per le immissioni in ruolo del personale docente, reso noto nelle ultime ore. A questi numeri bisogna aggiungere decine di posti finiti inesorabilmente in organico di fatto (non utilizzabile per le immissioni in ruolo) a causa delle tardive certificazioni a pensione acclarate dall’Inps. I numeri suddivisi per classe di concorso prevedono un contingente di immissioni in ruolo di 416 per l’infanzia, 428 per la primaria, 1.028 primo grado, 1.849 secondo grado e 1.294 sostegno.
Il dato provinciale pronostica per l’infanzia 204 (di cui 52 sostegno) in provincia di Bari/Bat, 130 Brindisi (di cui 27 sostegno), 52 Foggia (di cui 14 sostegno), 33 Lecce (di cui 9 sostegno) e 131 Taranto (di cui 32 sostegno); per la primaria 420 (di cui 210 sostegno) in provincia di Bari/Bat, 107 Brindisi (di cui 69 sostegno), 157 Foggia (di cui 97 sostegno), 120 Lecce (di cui 60 sostegno) e 141 Taranto (di cui 81 sostegno); per il PRIMO GRADO 391 (di cui 105 sostegno) in provincia di Bari/Bat, 155 Brindisi (di cui 52 sostegno), 362 Foggia (di cui 67 sostegno), 120 Lecce (di cui 21 sostegno) e 327 Taranto (di cui 82 sostegno); per il secondo grado 770 (di cui 158 sostegno) in provincia di Bari/Bat, 224 Brindisi (di cui 13 sostegno), 519 Foggia (di cui 56 sostegno), 244 Lecce (di cui 23 sostegno) e 408 Taranto (di cui 66 sostegno).
“A titolo di esemplificativo – spiega Verga – su 1.294 posti disponibili di sostegno, utili per le immissioni in ruolo, si riuscirà a stabilizzare meno del 30% di docenti, mentre nelle classi di concorso A20 (Fisica), A26 (Matematica) e A27 (Matematica e fisica) su 307 disponibilità solo 28 aspiranti. Naturalmente, questi dati creano non poche difficoltà per il buon funzionamento e la stabilizzazione del sistema scolastico pugliese”.
“Alla scuola – chiosa Verga – non servono spot, ma occorrono provvedimenti seri, per evitare le centinaia di classi pollaio presenti in Puglia e il continuo avvicendamento di precari nelle aule scolastiche, in particolar modo in danno degli alunni diversamente abili. Andavano poste in essere, sin da subito, le nostre proposte. Siamo indotti a pensare che la rigidità del reclutamento e i limiti del numero chiuso nei corsi di specializzazione sul sostegno, servono a risparmiare, ancora una volta, sul sistema d’istruzione, già fortemente penalizzato nell’ultimo decennio da tagli verticali e usato puntualmente come cassa di risparmio per altre misure”.