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Scuola Puglia, Verga (Uil): “Personale Ata insufficiente ripartire è un’impresa. Subito decreto legge”

27 Agosto 2022
– Autore: Raffaele Caruso
27 Agosto 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“Il personale ATA assegnato alle scuole pugliesi risulta assolutamente insufficiente per garantire l’erogazione del servizio scolastico. Così, anche aprire gli istituti, per non parlare della gestione quotidiana degli stessi, tra qualche giorno, sarà pressoché un’impresa”.

Lo sottolinea Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia. Ai parametri già vecchi di decenni per determinare la pianta organica, infatti, si aggiunge il mancato rinnovo dell’organico aggiuntivo cosiddetto Covid.

“Così – spiega Verga – le scuole passeranno da un organico aggiuntivo di collaboratori scolastici pari a 3.928 unità (3.188 di organico Covid, oltre a 740 di organico in deroga), relativo all’anno scolastico appena conclusosi, ai 740 del prossimo. Si passa, così, da una media di 5,6 collaboratori scolastici per scuola (anno scolastico 2021/22) ad una media di 1,3 del prossimo anno scolastico, senza che, nei fatti, sia cambiato nulla, in quanto gli spazi da gestire saranno sempre gli stessi e le precauzioni sanitarie sicuramente non mancheranno. Una situazione allarmante che può essere superata soltanto con uno stanziamento specifico di risorse finanziarie, la cui responsabilità non può ripercuotersi sugli uffici scolastici periferici e sulle scuole”.

“Le responsabilità – continua il segretario – sono tutte di una classe politica che, irresponsabilmente, in cinque anni di legislatura e in particolare negli ultimi tre, contraddistinti dall’emergenza pandemica, non ha pensato a come far ripartire la scuola in sicurezza né ha mai preso provvedimenti concreti in tale direzione”.

“Le sollecitazioni che ci pervengono in queste ore dalle comunità scolastiche – conclude Verga – ci inducono a denunciare una condizione generale che può diventare ingestibile. Alla scuola non servono risorse inutili del PNRR per finanziare progetti extracurricolari, ma occorrono segnali seri per garantire la gestione dell’ordinario. Chiediamo con urgenza un decreto legge che ripristini le condizioni per un anno scolastico in sicurezza, altrimenti chiederemo pubblicamente ai prefetti di intervenire”.