Filcams Cgil Puglia e Filcams Cgil Brindisi, hanno organizzato oggi, insieme a Fisascat Cisl e Uiltucs, un sit-in di protesta, presso l’Autorità portuale di Brindisi, contro il licenziamento di tre dipendenti di Securpol Puglia. Quest’azione segue l’avvio della procedura di raffreddamento annunciata il 17 marzo scorso.
Il motivo principale, è da ricercarsi in riferimento alla comunicazione di licenziamento verso 3 lavoratori avvenuta il 10 marzo 2022. Claudia Nigro, Segretaria di Filcams Cgil Brindisi, riferisce che “Securpol Puglia, abusando giuridicamente di una procedura di cambio appalto conclusasi con il riassorbimento di gran parte delle unità aventi diritto al passaggio, ha dichiarato 3 esuberi al solo fine di sostituire lavoratori con anzianità e professionalità con forza lavoro più giovane e, quindi, meno costosa. Nel ribadire che ad oggi poco o nulla è stato fatto per quel che riguarda i carichi di lavoro, i turni sistematici di 12 ore, il mancato riposo fisiologico tra un turno e l’altro e la programmazione giornaliera anziché settimanale della turnistica, non è chiaro come mai, a fronte di ulteriori nuove assunzioni, Securpol Puglia dichiari esuberi”.
Barbara Neglia, Segretaria regionale di Filcams Cgil, ricorda che “rispetto a tutte le numerose criticità rilevate, le organizzazioni sindacali hanno ripetutamente chiesto spiegazioni senza ottenere risposte esaustive e prendendo atto, così, di un atteggiamento, da parte di Securpol Puglia, insensibile alle problematiche e ai diritti dei/lle propri/e dipendenti. Il confronto più volte richiesto e parzialmente ripreso nei giorni scorsi serve a ricostruire i rapporti tra società e sindacato e a trovare una soluzione che tuteli e garantisca tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza”.
Alla luce di quanto detto, le Segretarie Neglia e Nigro, ribadiscono che “al fine unico di tutelare gli interessi dei/lle propri/e rappresentati, in assenza di un rinnovato atteggiamento di ascolto e collaborazione da parte di Securpol Puglia, Filcams Cgil si vedrà costretta a continuare sulla strada della protesta che si concretizzerà con un imminente sciopero e con l’organizzazione di altri di sit-in presso gli appalti in capo alla società nella provincia di Brindisi”.
