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Selfie capovolto su Facebook, Romito: “Intollerabile denunceremo e doneremo i risarcimenti in beneficenza”

3 Maggio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
3 Maggio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“Quello che è accaduto è molto grave e va stigmatizzato: non si possono impiccare neanche virtualmente, ragazzi di 16 e 18 anni”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il candidato sindaco di centrodestra Fabio Romito dopo l’episodio denunciato ieri. A seguito dell’inaugurazione del comitato elettorale, i ragazzi di Gioventù Nazionale Bari hanno pubblicato sui social un selfie con Romito. Qualcuno però ha capovolto la foto e pubblicato lo scatto nei commenti.

“Sotto il solito post violento – in questo caso anche criminale, di un utente il cui profilo non sappiamo se sia o no un fake – che ricorda l’impiccagione di piazzale Loreto, si augura la stessa fine a me e ad alcuni ragazzi che partecipavano all’inaugurazione del mio comitato: questo non può essere tollerato!”.

“La violenza sui social network è una piaga del nostro tempo: ho trentasei anni e sono più sintonizzato su questi problemi, e per questo ho il dovere e la responsabilità di essere accanto ai giovani, e ai candidati che lo sono per la prima volta che vengono oltraggiati per le loro idee. Voglio utilizzare il palcoscenico della campagna elettorale anche come momento pedagogico”, ha aggiunto Romito, che in conferenza stampa con l’avvocato Francesco Colonna Venisti e i giovani rappresentanti di Lega, FdI e Forza Italia ha mostrato un altra foto, con il nome e il cognome di un altro giovane raffigurato a resta i giù.

“È inaccettabile, come inaccettabile è il silenzio degli altri candidati, che continuano ad evocare fantasmi del passato. Io rivolgo l’invito a tutti i cittadini baresi – a chi la pensa come noi e a chi no – a denunciare: noi saremo al loro fianco assistendoli legalmente, e i risarcimenti andranno alle associazioni che si occupano di cyberbullismo”.

“I reati- ha chiarito l’avvocato Francesco Colonna Venisti – sono quello di diffamazione a mezzo stampa, ma potrebbe essere possibile collegare questi fatti alla legge elettorale, e se così fosse, non avrebbero il beneficio della sospensione della pena”.