“Abbiamo provato a fare qualcosa per lui. Lo abbiamo portato già in alcuni dormitori, ma lui non vuole starci. Cosa possiamo farci noi?”. A parlare è il fratello di Domenico Garganese, conosciuto da tutti come “Zio Mimmo”. “Non vale la pena aiutarlo, perché lui torna indietro. Gli danno da bere l’acqua e non il vino, a lui questa cosa non va bene. Anche mia sorella sta perdendo la testa”. Parole forti, dette davanti alla nostra telecamera e a Mimmo che però qualche minuto dopo contraddice il fratello. “Se mi danno acqua o vino per me è lo stesso, non mi importa più”. La realtà è un’altra, abbiamo infatti ricevuto tante segnalazioni e racconti su di lui. Il tempo stringe e Mimmo non può più stare lì, soprattutto per le condizioni in cui è costretto a vivere e dormire. Ogni notte infatti rischia di farsi male per intrufolarsi tra le due porte dell’abitazione da cui è stato sfrattato. Presto l’amministrazione comunale interverrà con i propri assistenti per capire come poter aiutare Mimmo che sembra essere disposto ad essere aiutato. Abbiamo provato a farlo ragionare e a mettergli davanti la dura realtà, la speranza è che a questo giro capisca veramente.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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