Domenico Garganese, 60 anni a ottobre, è conosciuto da tutti come “Zio Mimmo”. La vita non gli ha mai fatto sconti. A 14 anni era una promessa del calcio, ma un incidente in moto ha distrutto il suo sogno. Per anni ha lavorato come saldatore, è stato anche all’estero, prima di iniziare a costruirsi una vita con la fidanzata. Dopo varie vicissitudini ha venduto la casa ed è tornato in via Bologna, nel quartiere Carbonara di Bari. Fino a qualche mese fa ha vissuto con la mamma ultra 90enne, poi lo sfratto e tutto è nuovamente precipitato. La mamma vive con una delle figlie, mentre Zio Mimmo, un po’ per sua scelta, vive per strada senza lavarsi. Alcuni vicini lo aiutano dandogli un pasto. “Le assistenti sociali mi avevano proposto di andare al dormitorio, ma ho trovato chiuso nel pomeriggio e non ci sono più andato”, racconta. Uno dei sei fratelli ha provato anche a trovargli un’altra sistemazione, ma non c’era “l’armonia” giusta nella struttura individuata e Mimmo se n’è andato anche da lì. Il vicinato e il vino sono la sua compagnia, tutto ciò che gli permette di resistere. Ogni tanto la mamma, disperata per questa situazione, gli dà qualche soldo. A complicare tutto c’è un problema alle gambe, che andrebbe approfondito e curato. Pian piano, con la diminuzione delle temperature Mimmo sa di dover lasciare quella che per oltre 30 anni è stata la “sua” casa, ma non è facile cambiare vita in questo modo. Siamo certi che con le giuste argomentazioni Mimmo se ne farà una ragione e accetterà di dormire in un letto caldo al posto di rannicchiarsi su quel marmo freddo che da qualche mese ha eletto a suo giaciglio.
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- di: Raffaele Caruso
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