Skip to content

Senzatetto dal giorno di Pasqua, offerti casa e lavoro. Gianni: “Mi avete ridato la vita a 54 anni”

7 Aprile 2023
– Autore: Eleonora Francklin
7 Aprile 2023
– Autore: Eleonora Francklin

Giovanni Decaro all’età di 54 anni sarebbe stato un senzatetto dal giorno di Pasqua, ma il caso ha voluto che ci trovassimo nella comunità in cui è ospite il giorno in cui ci è arrivato un messaggio di un ristoratore che cercava un lavapiatti. Una storia surreale che ci fa pensare ci sia un disegno divino, ma che vi dobbiamo raccontare dall’inizio. Il 9 aprile, giorno di Pasqua, scadono i 9 mesi di ospitalità nella comunità in cui vive Giovanni. “I servizi sociali mi hanno sbattuto la porta in faccia. Ho persino pensato di darmi fuoco per farmi ascoltare”. Un giorno di pioggia ci siamo trovati per caso nella comunità in cui è ancora per poco ospite Giovanni. Vogliamo sottolineare che non è né un tossicodipendente né un alcolizzato, è solo un uomo che ha avuto una vita sfortunata. Lo abbiamo conosciuto e, mentre stavamo parlando con lui, ci è arrivato un messaggio da parte di ristoratore che cercava un lavapiatti. Lo abbiamo detto a Giovanni e lui in soli due minuti si è cambiato e messo in auto per andare a fare il colloquio. Il lavoro lo ha ottenuto in un battibaleno e guadagnerà al mese 1100 euro. Aver trovato un impiego non prescinde dal fatto che, dal giorno di Pasqua, Gianni si troverà in mezzo alla strada. Ed è così che, per caso, un imprenditore ci abbia chiamato proprio per sapere chi poteva aiutare nel periodo pasquale. Ed è così che ci ha donato dei soldi che abbiamo deciso di dare a Gianni per pagare un posto in cui dormire. Ma non finisce qui perché un altro imprenditore, con cui in realtà non abbiamo molti rapporti, ci ha detto che aveva a disposizione una casa piccola da poter mettere a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Ed è così che dalla settimana dopo Pasqua, Gianni potrà trasferirsi per qualche mese nella casa fino a che non troverà un posto in cui stare stabilmente. “Mi hai ridato la vita Antonio. Tante volte avrei voluto chiamarti perché so quanto è grande la tua serietà, ma non l’ho mai fatto, forse per orgoglio. Adesso non posso che ringraziarti”. È successa anche una cosa che non ci saremmo mai aspettati e non avremmo mai potuto immaginare. Giovanni indossa un maglione che Antonio aveva donato e di certo non avrebbe mai pensato di vederlo indosso a Giovanni, soprattutto perché non lo conoscevamo. A volte ci sembra quasi ci sia un segno divino e che tutto accade perché deve essere così.