Le condizioni di Nicola ci erano apparse subito disperate. Siamo andati a trovarlo perché il suo amico del mercato non lo vedeva da qualche giorno. Arrivati nel capannone abbandonato abbiano notato un colorito spaventoso che ci ha fatto subito pensare a qualcosa di grave. Mangiare e bere per Nicola sono due cose difficilissime e infatti, quando siamo andati da lui, ci ha confessato che non beveva acqua da 24 ore. Le sue condizioni erano disperate, ma la paura che potesse rifiutare i soccorsi era tanta. Come promesso siamo tornati il girono dopo e, dopo averlo convinto, abbiamo chiamato il 118. L’ambulanza è arrivata nel giro di qualche minuto e dopo i primi accertamenti è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo. Mentre i medici lo stavano visitando, abbiamo provveduto a compragli qualcosa per la degenza in ospedale. La nostra speranza è che Nicola possa rimettersi il prima possibile e che le sue condizioni non siano gravi. Capiremo nelle prossime ore quale sia il suo stato di salute effettivo.
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- di: Raffaele Caruso
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