“Sesso con me, altrimenti cancro al collo dell’utero”. Sono le parole che il ginecologo barese Giovanni Miniello, agli arresti domiciliari dal 30 novembre scorso per violenza sessuale aggravata, avrebbe pronunciato in più di un’occasione alle sue pazienti per prevenire il tumore oppure curare il papilloma virus.
Sono salite a 16 le presunte vittime, il 68enne avrebbe consigliato loro di “sottoporsi alla terapia diretta degli anticorpi o alla procedura di bonifica” direttamente con lui in quanto vaccinato all’Hpv. Le indagini intanto vanno avanti, sono circa 30 gli episodi di violenza sessuale e lesioni aggravate contestate a Miniello dal 2010 al 2021, mentre è stato chiesto un incidente probatorio per verificare le dichiarazioni delle vittime. La Procura ha impugnato nei giorni scorsi l’ordinanza degli arresti domiciliari chiedendo nuovamente la misura cautelare in carcere, a causa delle “aberranti modalità della condotta” del medico definito come un “criminale seriale”.
Secondo l’accusa “Miniello avrebbe abusato della sua qualità di docente presso la scuola di specializzazione in ginecologia dell’Università di Bari e come medico ginecologo di fiducia” e “per dimostrare la sua elevata professionalità mostrava tutti i suoi scritti medico-scientifici in materia di papilloma virus, oltre che a mostrare foto e messaggi di pazienti che aveva curato dalla malattia mediante un rapporto sessuale non protetto essendo uno dei pochi, o meglio uno dei due in Italia ad essere vaccinato”.
Ad una delle vittime il 68enne avrebbe detto “che le ultime analisi effettuate nel mese di maggio 2020 per il papilloma virus avevano rilevato una tombolata di numeri, facendo intendere nel corso di una telefonata che l’unico rimedio e possibilità di guarigione dalla patologia infettiva era intrattenere rapporti con lui in quanto persona vaccinata”.
Secondo il racconto delle vittime ci sarebbero stati baci sulla bocca, palpate sul seno, pacche sul sedere, esplorazioni anali, atti di masturbazione e insegnamenti del modo migliore per raggiungere l’orgasmo.