Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari. Questa volta ci troviamo a Triggiano con Antonella, sfrattata con i suoi 3 figli minorenni dopo non aver pagato l’affitto e sola dopo che suo marito è stato condotto in carcere.
Antonella, assegnataria di una casa popolare, deve aspettare i 60 giorni previsti dalla legge concessi a chi non ha avuto l’assegnazione provvisoria per presentare ricorso. La scadenza è fissata a fine settembre, i figli per ora si trovano a casa di una parente.
“L’amministrazione mi ha proposto di andare in un b&b pagato da loro, fin quando entrerò in casa”, spiega Antonella. Il Comune sta pagando anche un servizio di guardiania per evitare che le case vengono occupate abusivamente.
Una storia che evidenzia ancora una volta i tempi infiniti della burocrazia italiana. “Mi fa male essere distante dai miei figli – racconta in lacrime -. Non farò pazzie, anche se questa situazione è brutta. Non mollerò, i servizi sociali mi conoscono, non sono intervenuti perché sanno chi sono. I miei figli vanno a scuola, nel mio piccolo ho fatto tanti sacrifici per loro”.