“Accalappiati durante le operazioni di sgombero della Caserma Rossani, questi due cani sono di proprietà di un ragazzo noto nel mondo del volontariato per la sua dedizione agli animali: Vanni. Questi due cani sono in canile perché Vanni non ha un posto dove andare. È stato momentaneamente collocato in una struttura, ma in essa non è possibile ospitare anche animali”. Inizia così il post pubblicato ieri sui social dal Canile sanitario di Bari, diventato in poco tempo virale. In tanti ci avete segnalato questa storia, dopo lo sgombero della palazzina H dell’ex caserma Parco Rossani, in cui siamo riusciti anche ad entrare con la nostra telecamera.
“Questi due cani sono la famiglia di Vanni – si legge ancora -. E situazioni come queste si verificano purtroppo ogni giorno: anziani, gente non abbiente, seguita dai servizi sociali, gente costretta a separarsi dai suoi (spesso unici) affetti. Lo scopo del post non è stavolta quello di cercare adozione ai cani, loro hanno già il loro umano che si sta disperando per la separazione forzata, così come loro per lui. Lo scopo del post è duplice: qualcuno può offrire a Vanni e ai suoi due cani un’adeguata collocazione abitativa con una modica cifra? Sindaco Decaro le facciamo un appello: visto che tali situazioni sono frequentissime e lo saranno sempre di più, non sarebbe il caso di prevedere (magari con fondi PNRR o europei o altro..) la realizzazione di una struttura (RSA/casa famiglia ecc..) in cui possano essere ospitati in idonei spazi anche gli animali domestici? Sarebbe una soluzione davvero innovativa, che darebbe lustro alla nostra città”.
In giornata il Canile sanitario di Bari ha pubblicato un altro post. “Altri tre cani hanno fatto ingresso oggi in seguito allo sgombero effettuato nella Caserma Rossani. Anche per questa situazione si ripropone il problema. La loro proprietaria non ha ospitalità per loro e sta cercando un posto in cui sistemarsi con loro tre, più il quarto che sta trattenendo seppure in una situazione precaria. Non sono in adozione, sono di ELSA, che ha bisogno di aiuto. Rinnoviamo l’appello a voi e al sindaco! C’è gente che non vorrebbe mai separarsi dai propri animali e chi li butta come rifiuti”. Il riferimento è al macabro ritrovamento di ieri a Carbonara, dove tre cuccioli neonati sono stati buttati in una busta della spazzatura. Solo uno è sopravvissuto.