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Situazione drammatica al Policlinico, il prefetto chiede spiegazioni. Opi Bari: “Superati i limiti”

6 Luglio 2023
– Autore: Eleonora Francklin
6 Luglio 2023
– Autore: Eleonora Francklin

“Con nota del 28 giugno le segreterie territoriali delle OO.SS. di categoria e Rsa, hanno lamentato molteplici disservizi all’interno dell’Azienda Ospedaliera che inciderebbero sulla qualità delle prestazioni erogate nonché sulla sicurezza delle stesse. Si chiede quindi di fornire urgenti notizie a riguardo anche alla luce della preannunciata iniziativa di mobilitazione del personale che fornisce alla collettività un servizio pubblico essenziale”. Così il prefetto di Bari, Antonella Bellomo, scrive al dg del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore riguardo quanto denunciato dalle organizzazioni sindacali in questi mesi.

Un grido di allarme in merito alla situazione precaria e insostenibile che si registra in tutte le unità operative dell’A.O.U.C. Policlinico – Giovanni XXIII di Bari. “C’è stata una presa di responsabilità da parte delle autorità” sottolinea Saverio Andreula, presidente Ordine professioni infermieristiche si Bari. Non si è fatta attendere l’urgente apertura di un tavolo di confronto attivato dal direttore generale Giovanni Migliore che ieri ha informato il Prefetto e il Sindaco di Bari di aver convocato urgentemente i sindacati sull’argomento. Durante l’atteso incontro il dg Migliore ha fatto proprio il grido d’allarme dei sindacati riservandosi di proporre azioni concrete per la loro soluzione. “Ha letto con attenzione tutte le segnalazioni che gli sono prevenute, come turni doppi o aumento delle reperibilità, ovvero una situazione precaria che fa paura. L’accorpamento dei reparti non è la soluzione vincente per far fronte a questo problema – sottolinea Andreula – riguardante la copertura dei turni. La situazione è drammatica. C’è una emergenza che deve essere risolta al più presto. Abbiamo superato tutti i limiti. Il problema è che il Policlinico è centro di riferimento regionale, per diversi ambiti, e ha servizi enormi. Vengono aperti nuovi reparti, ma non c’è personale. Sì, mancano i medici di medicina generale, ma chi si prende cura del paziente sin da subito? Bisogna attingere alla graduatoria degli infermieri, ancora attiva, per far fronte a questa situazione drammatica”.

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