Ieri domenica 8 maggio si è celebrata in diversi Paesi del Mondo la festa della mamma. Quello della mamma è uno dei “mestieri” più impegnativi, difficili, stancanti e a tratti eroici, a volte però anche doloroso e pieno di sofferenza.
La cosa più brutta che possa capitare ad una madre è quella di perdere un figlio. Mamma Rosanna è “sopravvissuta” alla morte dei suoi due figli, Pino e Umberto, entrambi servitori dello Stato. Il primo è deceduto per un male incurabile, il secondo, agente penitenziario, si è tolto la vita nella notte tra il 17 e il 18 febbraio dello scorso anno.
“Questa giornata per me è come la Pasqua e il Natale, sono le più commoventi per me -racconta emozionata -. Io sto male, ho perso due figli, mi hanno rubato la vecchiaia, la cattiveria umana non ha fatto altro che distruggere due anziani che si dovevano godere la vecchiaia. Non so descrivere quello che sento, ai miei figli ho dato tutto. Me li hanno distrutti. Pino era la mia fotocopia, era spensierato, allegro, faceva casini. Umberto era riflessivo, attento, buono. Ha fatto del bene a tanta gente. Perdere due figli è doloroso, come si sopravvive? Male, perdi il sonno, è come se vivessi un film. Non ti sembra vero – spiega -. Il dispiacere è uguale, anche se per Pino è stato un male”.
Secondo Rosanna dietro la morte di Umberto c’è altro. “Sono sicura al 100% che è stato istigato – continua -. Era uscito di casa per consegnare dei documenti, cosa è successo quando li ha lasciati? Aveva sofferto tanto della morte del fratello, mai si sarebbe tolto la vita sapendo di lasciare i suoi genitori anziani”. Nel giorno della festa della mamma, Rosanna ha trascorso del tempo con i suoi due figli al cimitero. “Non sto tanto bene, altrimenti andrei tutti i giorni da loro – conclude -. Sono andata io da loro, perché loro non potevano venire”.