Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari nel Barese. Questa volta ci troviamo a Casamassima, precisamente in via Adelfia 26/A, per parlare dell’ennesima occupazione abusiva. L’accoglienza non è stata delle migliori tra insulti, minacce e altro. L’assegnataria Grazia però non si arrende. “Ho uno sfratto, devo uscire, mi trovo in una situazione difficile e chiedo alle Autorità di darmi una mano”, esordisce ai nostri microfoni.
Dal 4 ottobre Grazia ha firmato il decreto di assegnazione della casa, due giorni dopo si è recata sul posto per incontrare l’ingegnere dell’Arca e l’ha trovata occupata. “Mi hanno detto che era casa loro e di andare via”, racconta. Il sindaco di Casamassima è intervenuto e ha scritto al Prefetto, ma non è successo ancora nulla. Grazia tra 5 giorni rischia di trovarsi per strada nonostante una casa regolarmente assegnata con la sua famiglia, composta da due ragazzi disabili. “Ero al settimo cielo quando ho firmato, ho aspettato 10 anni e ora devo fare i conti con questa beffa – conclude -. Non ho diritto di entrare a casa mia”.
Rivolgiamo un appello alle Istituzioni affinché si intervenga subito. Ne abbiamo raccontate tante, ma ogni volta non finiamo di rimanere sorpresi. È inconcepibile essere minacciati di morte davanti alla porta di casa sua.