Quanta bellezza c’è a Barivecchia, ma spesso l’apparenza inganna. Se da un lato ci sono folle di turisti che popolano il borgo antico, dall’altro lato c’è un qualcosa che purtroppo è ben conosciuto dalle Forze dell’Ordine ma che non viene debellato: lo spaccio. Purtroppo però non c’è solo la vendita, ma persino gente che assume la droga in pieno giorno senza preoccuparsi di essere visto.
Chi ha potuto girare il mondo può testimoniare che in alcune grandi città turistiche, come ad esempio Barcellona o Praga, spesso si è avvicinati da persone non molto raccomandabili che riescono a farsi comprendere in qualsiasi lingua del mondo, usando un linguaggio conosciuto da tutti: quello della droga. I nomi sono sempre quelli: hashish, marijuana, coca. Dunque è facilmente comprensibile che merce queste persone vendano in mezzo alla strada, anche accanto alle Forze dell’Ordine.
Ma la domanda che ci poniamo è: cosa vuole essere Bari? La grande città turistica dove è difficile riuscire a controllare la delinquenza, come ad esempio lo spaccio o l’abusivismo, o una piccola città che offre ai turisti una realtà ben diversa rispetto a quella delle metropoli, dove chi viene si sente al sicuro e non ha paura di dover camminare in mezzo alla strada perché potrebbe imbattersi in qualche persona losca?
Dobbiamo essere sinceri e non nasconderci dietro il dito del “finalmente Bari è una città turistica”, “finalmente anche da noi gira l’economia del turismo”. Bari è bella, e lo sanno anche i cittadini, ma Bari è anche un città che prima di accogliere migliaia di turisti, dovrebbe avere la possibilità di offrire qualsiasi tipo di servizio e ha bisogno soprattutto di un maggiore controllo in tutte le strade senza pensare che la delinquenza possa essere relegata solo in alcuni quartieri. Tutti i rioni baresi dovrebbero essere trattati allo stesso modo, senza fare distinzioni tra quello più turistico e quello più periferico.