“Un chiaro avvertimento mafioso”. Sarebbe questo il motivo alla base della gambizzazione del 45enne Domenico Franco, referente del clan Strisciuglio, avvenuta al San Paolo lo scorso 22 agosto. È quanto si legge nell’ordinanza del giudice Francesco Rinaldi che ha disposto il carcere per i fratelli Francesco e Giuseppe Vavalle.
“Checco” e “Pinocchio”, questi i loro soprannomi, “sono inseriti in contesti criminali e inclini a delinquere, se lasciati liberi c’è il rischio che possano commettere altri reati”, si legge sempre nell’ordinanza nel quale è coinvolto anche un minore di 17 anni, anch’egli arrestato. Il pericolo è che la vicenda non sia finita qui e ci possa essere un regolamento di conti. Il 45enne fu lasciato di notte davanti al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Bari con segni di percosse su varie parti del corpo, anche sul volto, e ferite da arma da fuoco agli arti inferiori.
Il giudice ha sposato la ricostruzione della Procura e rigettato quella del legale dei due Vavalle, nel quale si riconduce il ferimento ad una lite, provocata dallo stesso Franco e poi degenerata fino all’esplosione di colpi di pistola. “Il fatto del quartiere.. dice voi siete i capi….”, queste sono le parole che avrebbero innescato la discussione e dal quale si evince come la causa sia da collegare al predominio criminale del quartiere barese.