“Come gli scorsi anni e per ultimo e terzo anno consecutivo, come prevede la legge, abbiamo presentato domanda per la richiesta di rimborso delle spese mediche sostenute con pratica Aba a favore di nostro figlio, affetto da disturbo dello spettro autistico di secondo livello. Purtroppo denunciamo che da mesi veniamo rimandati continuamente dal distretto ASL di riferimento, che fa capo per queste situazioni, ad uno sportello gestito da Triggiano, ma i referenti hanno esplicitamente detto di fare reclamo perché nulla sanno e possono fare”.
Inizia così la denuncia di un papà barese alla nostra redazione. Sono tante le domande che si pone in merito alla situazione di suo figlio. “Ma come é possibile nel 2022 gestire un servizio così delicato dando queste risposte e facendo ostruzionismo su famiglie che sostengono spese notevoli ogni mese anticipando fior di quattrini oltre che tempo e dedizione da sottrarre alle proprio persone? Come é possibile ricorrere a denunce e Pec come procedura per richiedere assegnazioni previste dal DGR n 2506 del 27/11/2012? Come é possibile fissare dei criteri e modalità per l‘erogazione dei contributi ai cittadini pugliesi che si avvalgono del metodo Aba per la riabilitazione del proprio bambino affetto da autismo e scaricare la colpa alla direzione generale di Bari che non comunica ai distretti?”.
La sua richiesta di rimborso, presentata a metà novembre, non è stata accolta perché l’Asl non dispone dei fondi necessari. Attraverso un’email l’Asl ha reso noto infatti che “l’assegnazione del contribuito avviene fino ad esaurimento del fondo assegnato all’Asl di residenza e in caso di incapienza del fondo le Asl utilizzeranno il criterio dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze. Ad oggi, alla luce delle disposizioni vigenti, potranno essere soddisfatte le richieste pervenute fino al 30 settembre 2021 in quanto sono le sole rientranti nei limiti del fondo assegnato. Le richieste pervenute dopo il 30 settembre non potranno essere soddisfatte in quanto superano i budget”.
“Sarei felice di ricevere attraverso Quinto potere il parere o il contatto di tutti i genitori che volessero con me denunciare questa situazione fino a risoluzione e avvenuto accredito sul conto -. conclude Antonello – Non avvisano le famiglie per tempo e rimborsano le spese mediche che sono dell’anno precedente e già sostenute dalle famiglie, non dell’anno in corso. Se sostengo oggi stesso la spesa, come faccio già a portare il programma di spese entro la data di scadenza se la sto ancora effettuando? Come può una famiglia avere competenza sulle assegnazioni e sapere per tempo l’importo che l’Asl avrà dopo aver raccolto tutta la documentazione?”