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Ssc Bari, 200 gol in carriera per bomber Antenucci: “Mi sento bene ora voglio la promozione in B”

27 Gennaio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
27 Gennaio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Una maglietta con il numero 200 esposta al San Nicola a favore di telecamere, una foto su Instagram con i propri bimbi e un disegno celebrativo e ora una conferenza stampa amarcord: Mirco Antenucci, bomber del Bari classe 1984 (una lunga carriera tra serie A, B e Championship inglese con il Leeds), molisano, con la doppietta siglata domenica contro il Catania al San Nicola ha raggiunto quota 201 reti in carriera. Adesso è capitano e simbolo della scalata verso la B del club di Luigi De Laurentiis.

“Questo traguardo – spiega l’attaccante molisano – significa aver compiuto un percorso lungo. I gol mi hanno sempre accompagnato nella mia professione, in tutte le squadre in cui ho giocato. Non ne ho mai fatto una fissazione, gioco per il risultato e la squadra, prima che per il gol”.

La punta originaria di Termoli ha poi ricordato i gol a cui è più legato: “Quelli segnati in rovesciata. Indimenticabili – ha detto – quelli segnati con la Ternana contro lo Spezia e con la Spal contro il Parma, in una gara giocata a Bologna”.

Antenucci ha anche tagliato un secondo traguardo statistico: ha collezionato 50 reti con la maglia del Bari. E di questo è entusiasta: “Voglio sempre fare più gol con la maglia biancorossa. L’obiettivo della squadra è la promozione. Spero che quest’anno i gol possano aiutarci a centrare l’obiettivo”.

Nella passata stagione, conclusa con risultati sportivi modesti per il Bari e per lo stesso Antenucci, il giocatore era stato messo in discussione dalla piazza, mentre in questo torneo – forte della fiducia del ds Polito e dell’allenatore Mignani -sembra rinato.

“Sul piano realizzativo – si difende il trentasettenne – ci sono sempre stato. Due anni fa ho fatto 20 gol, l’anno scorso 14, nel campionato in corso già 12. Quando i risultati della squadra non arrivano, tutto viene visto con un’altra luce”. Da qui l’auspicio: “Adesso che siamo al comando della classifica, le prestazioni si amplificano. Mi sento bene e sto bene, mi piace il modulo e le idee dell’allenatore Mignani. Sono anche finito in panchina. Succede in carriera. L’importante è sempre farsi trovare pronto”.