“Chi mi conosce lo sa, a contare per me sono i fatti e se non ho scritto nulla di quel maledetto 11 giugno, non vuol dire che non sia un mio pensiero costante, ancora adesso.
Sono stato fermo lì per giorni e probabilmente una parte di me rimarrà sempre lì, sospesa in quel momento. Ma proprio i fatti mi danno la spinta per ripartire, ancora una volta, insieme: rivivere quelle sensazioni provate nei 20 giorni precedenti la finale è il mio pensiero fisso”. Inizia così il messaggio pubblicato sui social da Valerio Di Cesare. Il capitano e difensore biancorosso non appenderà gli scarpini al chiodo, almeno non prima di aver provato ancora una volta a riportare il Bari in Serie A.
“Non solo lo stadio pieno, ma bambini e anziani con le maglie del Bari in giro per la città sono quello che voglio rivedere ed è per questo che, nonostante la scelta per me più facile sarebbe stata quella di smettere, mi voglio dare un’ultima possibilità, senza avere rimpianti – si legge nella parte finale del messaggio pubblicato sui social -. C’ero. Ci sono. Ci sarò. Riproviamoci!”.