Per il match del Bari previsto venerdì sera a Palermo i tifosi biancorossi non ci saranno, ma non per loro volere. Il motivo di tale decisione lo hanno spiegato i tifosi dei Galletti sulla loro pagina Facebook. “Due giorni e mezzo prima della partita, hanno aperto la vendita dei biglietti per il settore ospiti. Parliamo di 250 biglietti in un settore che conterrebbe più di 2000 posti. E già questo, sarebbe inaccettabile. Come se non bastasse, all’apertura della vendita, l’amara scoperta: ragazzi abbonati, con fidelity card attiva, solitamente presenti in trasferta, si sono visti negare la possibilità di poter acquistare il biglietto. Un assurdo errore del sistema (ma poi, siamo proprio sicuri che si tratti un errore del sistema?) di emissione di biglietti a cui, nessuno, ha saputo darci risposte certe. Ritenendo assurda la cosa, anche per dare un segnale in ottica futura affinché questo non ricapiti, siamo costretti a rinunciare alla trasferta. E chiediamo di fare altrettanto alle poche decine di baresi che sono riusciti nell’impresa di fare il biglietto. Se c’è stato un problema tecnico, chi di dovere si assuma le responsabilità e si muova per risolverlo. Una cosa è certa: quando si va a Palermo, ogni anno ci sono problemi con i biglietti o di altra natura, che – come lo scorso anno – ci impediscono di raggiungere il settore ospiti. Venerdì il Bari sarà solo. E non per colpa nostra. Chi di dovere, rifletta. Perché, sinceramente, cerchiamo di andare sempre oltre gli ostacoli per seguire il Bari. Ma allo stesso tempo non possiamo accettare prese per il culo come questa. Non urliamo slogan passati e fini a se stessi: chiediamo solo che le cose vengano fatte alla luce del sole e venga data la possibilità di poter acquistare a chi vuole partire in trasferta, il biglietto per tempo e senza intoppi. Lo chiediamo, a partire dalla SSC Bari. Così come a Bari viene garantita la presenza dei tifosi ospiti, chiediamo che anche i baresi possano godere sempre dello stesso trattamento.
Dal Comune di Bari via libera al whistleblowing: un canale interno e anonimo per segnalare atti illeciti a lavoro
- di: Raffaele Caruso
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