“Stai zitta”. Queste sono le parole che il consigliere di maggioranza Giulio D’Imperio (Demos) ha utilizzato nei confronti della collega Nadia Gloria D’Introno del Partito Democratico durante la seduta del consiglio comunale di Corato che si è tenuto ieri, martedì 5 marzo, per l’approvazione del bilancio di previsione. Come se nulla fosse D’Imperio ha cercato di proseguire il suo discorso, ma è stato subito interrotto dalla presidente Valeria Mazzone che ha condannato l’espressione verbale. Il consigliere si è poi scusato con la D’Introno, ma le polemiche non mancano.
“Nel corso della seduta del 5 Marzo scorso è stata scritta una pagina tristissima della storia del nostro Consiglio Comunale il consigliere di maggioranza Giulio D’Imperio ha apostrofato la consigliera Nadia Gloria D’Introno con un urlato, violento ‘Stai zitta’. C’è stata una immediata, veemente reazione della Presidente Mazzone che ha stigmatizzato l’accaduto e tolto la parola a D’Imperio che ha continuato il suo momento di follia mandando a quel paese la Presidente (ma fa ce vu!), anch’essa donna – si legge nella nota stampa del direttivo di Direzione Corato -. Il sindaco si è guardato bene dal mostrare solidarietà alla consigliera D’Introno, e addirittura l’altra consigliera donna ha sostanzialmente giustificato l’accaduto evocando presunti comportamenti inappropriati della D’Introno in tempi precedenti, e lo stesso ha fatto il consigliere Di Bartolomeo. Tutti belli e compatti quando, a chiacchiere, si tutelano le donne, si fanno manifestazioni e dichiarazioni contro la violenza sulle donne eccetera; ieri, nei fatti, abbiamo visto come è andata. Le scuse a denti stretti del consigliere D’Imperio, che comunque si è autogiustificato ‘a metà’, non tolgono nulla alla inaccettabile violenza del suo comportamento. Condanniamo fermamente il comportamento del consigliere D’Imperio, sessista ed assolutamente inappropriato, condanniamo l’inerzia del sindaco e di quanti hanno in qualche modo giustificato l’ingiustificabile, ed esprimiamo totale e forte solidarietà alla consigliera D’Introno”.
“Le parole del consigliere D’Imperio non sono degne di un Consiglio Comunale e non sono degne di un rappresentante delle istituzioni. Come Giovani Democratici stigmatizziamo i pesanti insulti rivolti alla Consigliera Nadia D’Introno chiedendo le dimissioni del consigliere dal suo incarico. In un paese civile la richiesta di dimissioni l’avrebbe dovuta avanzare il Sindaco coralmente con i vari segretari delle forze politiche – la nota dei giovani del Pd -. Tali parole offensive non solo denigrano la dignità della persona, ma danneggiano gravemente l’integrità delle istituzioni democratiche ed il clima paritario che dovrebbe essere promosso in ogni ambito della società. Soprattutto nella massima assise cittadina. Le dichiarazioni del consigliere D’Imperio sono del tutto inaccettabili e non possono essere tollerate in un contesto politico che dovrebbe essere caratterizzato dalla civiltà. Rivolgersi con ‘stai zitta’ ad una Consigliera Comunale è un atto vergognoso e indegno di un rappresentante eletto, che dovrebbe essere impegnato, come da programma di governo, nella promozione dei valori di equità. La permanenza in Consiglio Comunale di individui che manifestano tale disprezzo e mancanza di rispetto nei confronti delle donne è incompatibile con l’incarico pubblico che questa persona riveste. Chiediamo a tutte le forze politiche di unirsi al nostro appello”.
“Davanti al gravissimo atto di oltraggio compiuto dal consigliere D’Imperio contro la consigliera Nadia D’intorno non può non esprimersi tutto il disgusto per l’indegno spettacolo offerto nella sala consiliare. Auspichiamo che l’autore del gesto, vista la inadeguatezza nel frequentare un ambiente in cui deve regnare il rispetto nei confronti di tutti, scelga di presentare le sue dimissioni dalla carica di consigliere» hanno scritto in una nota gli aderenti al partito – la nota del partito Sud al Centro -. Alla consigliera D’introno esprimiamo tutta la nostra solidarietà per il grave attacco subito. Infine, una nota di biasimo rivolgiamo al Sindaco che non ha speso una parola di scuse sull’episodio. Non ha sentito il dovere di difendere la vittima di un così becero attacco. Veramente una brutta pagina scritta da coloro che si professano fautori della inclusività e tolleranza”.