L’incredibile storia di Annamaria e della sua macchina, la Volvo più conosciuta dalla Polizia. Per capirci qualcosa bisogna fare un passo indietro e raccontare prima gli anni tormentati che ha dovuto vivere la donna. Annamaria, dopo 44 anni di relazione fatti di percosse, parolacce, stalking, ha deciso di lasciare il suo compagno e di sporgere denuncia. L’ex compagno, non essendosi rassegnato alla fine della storia e col suo fare da padrone, tipico di chi vuole prevaricare sull’altro, ha deciso che, nel momento in cui si sono lasciati, di prendersi la Volvo. Peccato però che la macchina è di proprietà della società di cui Annamaria è amministratore. Non essendo mai stati sposati e non essendoci il nome dell’uomo nella visura camerale della società, l’auto è di fatto di proprietà di Annamaria. Nonostante questo, forse anche con la complicità di una burocrazia lenta e a volte sbagliata, la donna non riesce a riottenere la sua macchina. Nell’arco del tempo si sono susseguiti diversi fermi amministrativi. Fermi che Annamaria rispettava, ma Carlo no perché veniva ripreso mentre la usava in giro per la città. In una circostanza c’è stato anche il furto dell’auto. “Sono scesa per prenderla e non l’ho trovata. Ho sporto regolare denuncia, di cui sono in possesso, ma i Carabinieri non se la ritrovano. Io e mia sorella abbiamo così deciso di recarci a Torre a Mare, dove lui abita e lì abbiamo trovato la macchina. Abbiamo chiamato la Polizia ma nonostante io fossi presente, ossia la vera proprietaria dell’auto, la Polizia ha lasciato a lui la macchina. Sono davvero basita e non riesco a credere di dover vivere tutto questo. Abbiamo saputo che l’auto gli è stata tolta con fermo amministrativo e con una confisca di cui, però, non si sa ancora niente. Da quel giorno io non so più nulla”. Dato che da giornalisti dobbiamo sentire entrambe le campane, siamo andati da Carlo. Abbiamo saputo che stava scontando un definitivo ai domiciliari e per questo credevamo di trovarlo in casa. Invece non è stato così. “È evaso più volte dai domiciliari e quindi lo hanno portato in galera” ci hanno detto dei vicini. C’è tanta incredulità su quanto siamo venuti a conoscenza, ma soprattutto per quanto riguarda la storia della macchina. Ci chiediamo come sia possibile che la Polizia, in tutto questo tempo, abbia potuto cedere l’auto a un uomo violento che arriva persino a evadere dai domiciliari, nonostante la sua patente sia scaduta, sia senza punti e senza assicurazione.
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- di: Raffaele Caruso
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