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Stangata sulla Tari a Bari, aumento del 13,3%: tutte le info. Come ottenere le agevolazioni

9 Luglio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
9 Luglio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Ieri mattina il Consiglio comunale ha approvato la delibera con la quale si procede alla presa d’atto della determina Ager n. 177 del 13/06/2024 di validazione del nuovo PEF (Piano economico finanziario) 2024_2025 per il Comune di Bari e la conseguente determinazione delle tariffe Tari (tassa rifiuti) per il 2024. Il nuovo PEF si è adeguato al Metodo Tariffario (MTR2) per il secondo periodo regolatorio 2022/2025, come approvato da ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che ha funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani. Il Metodo Tariffario è finalizzato all’applicazione del principio comunitario secondo cui i costi del servizio di gestione devono essere posti a carico degli utenti. L’introduzione del nuovo Metodo ha comportato un aumento dei costi per la maggior parte dei Comuni italiani. A tale aumento fisiologico, per la grande parte dei Comuni pugliesi, si è aggiunto l’effetto di due recenti sentenze del TAR Lombardia e del Consiglio di Stato, che hanno sancito l’obbligo di aggiornare i corrispettivi per l’uso degli impianti di trattamento all’andamento dell’inflazione; aggiornamento che ARERA e Regione Puglia avevano sospeso per i cosiddetti “impianti minimi”, con delibere annullate dalle sentenze richiamate.

Pertanto, ai fini dell’adeguamento monetario delle tariffe per gli anni 2024 e 2025, occorre applicare i seguenti tassi di inflazione: per il 2023 il 4,5% e per il 2024 l’8,8%, per un totale, nel biennio, del 13,3%. Tali incrementi hanno spinto l’Autorità a individuare l’innalzamento del limite massimo alla crescita delle tariffe nella misura del 9,6% in ciascuna annualità (2024 e 2025). A ciò si aggiunge che l’economia mondiale, dopo l’emergenza sanitaria degli anni 2020 e 2021, ha vissuto un ulteriore periodo di crisi dovuto all’incremento dei prezzi dell’energia, venutosi ad aggravare dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino del 24 febbraio 2022; se sul fronte dei prezzi energetici il percorso di rientro dai livelli del tutto anomali del 2022 si è reso evidente, l’aggravarsi delle vicende belliche a causa del conflitto arabo-israeliano iniziato il 7 ottobre 2023 ha avuto conseguenze economiche importanti, con aumenti generalizzati dei prezzi dei beni e servizi e dei tassi di interesse.

Ciò ha determinato che il Piano Economico finanziario, per l’anno 2024, compreso nell’aggiornamento biennale 2024-2025 che l’AGER ha validato, evidenzia costi complessivi pari a 78.884.918 euro, a cui sono state sottratte le detrazioni previste pari a euro 2.318.216, definendo così l’ammontare totale del costo del servizio da coprire con tariffa TARI in 76.566.701 euro, così suddivisi: 49.044.713 euro per la tariffa a componente variabile, 27.521.988 per la tariffa a componente fissa.

Alle tariffe ordinarie saranno applicate le agevolazioni previste dal Comune di Bari secondo le seguenti casistiche:
· esenzione per famiglie con numero di componenti maggiore o uguale a 6 con valore ISEE minore o uguale a 25.000 euro;
· esenzione totale per quei nuclei con ISEE minore o uguale 5.000 euro;
· esenzione per ultraottantenni con ISEE minore o uguale a 10.000 euro;
· riduzione del 20% della quota variabile, per i nuclei composti da un unico occupante;
· riduzione del 20% per i nuclei familiari con ISEE minore o uguale a 8.000 euro;
· riduzione del 30% della quota variabile per le utenze site in quartieri che hanno superato il 65% di raccolta differenziata