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Statale 16, comitati contro il nuovo tracciato: “Troppe irregolarità dibattito va sospeso”

30 Marzo 2022
– Autore: Raffaele Caruso
30 Marzo 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Si sono conclusi gli incontri aperti alla cittadinanza sul dibattito pubblico sui lavori della ss16 adriatica Bari-Mola, il progetto presentato ufficialmente da ANAS ad inizio marzo sulla futura realizzazione della variante della strada statale SS16 “Adriatica” nel tratto che oggi attraversa Bari, Triggiano, Noicattaro e Mola di Bari. Un progetto nato per migliorare la viabilità e snellire il traffico, aumentando la sicurezza, ma che sta riscontrando l’opposizione di comitati territoriali e associazioni che contestano le modalità di dibattito pubblico e chiedono di allargare l’attuale sede stradale per non sottrarre campi agli agricoltori, ipotesi già bocciata dai tecnici.

“Portatori di interessi diffusi e collettivi relativi alla difesa del territorio e delle attività economiche ivi svolte, non abbiamo intenzione di partecipare a questo dibattito di cui chiediamo la  sospensione – si legge nella nota dei comitati -. A causa delle gravissime illegittimità che investono la bizzarra procedura di dibattito pubblico sin qui seguita. Illegittimità che abbiamo segnalato alla sua attenzione ma senza alcun riscontro, sebbene sia sua precisa responsabilità segnalare le anomalie. Ci siamo quindi premurati di inviare una segnalazione relative a queste illegittimità sia alla presidenza della Commissione Nazionale sia allo stesso Ministero delle Infrastrutture”.

“In estrema sintesi, questo dibattito pubblico è illegittimo in quanto sono state sottratte al dibattito le scelte cruciali relative al tracciato, dapprima scelto al di fuori di qualsiasi  dibattito e confronto con le popolazioni coinvolte, e poi illegittimamente cambiato dopo l’approvazione in Conferenza Servizi dello scorso dicembre 2019,  portandolo da circa 16 Km a 19 Km e, soprattutto, portandolo da 270 milioni  a quasi 600 milioni di euro – continuano -. In realtà, una scelta tra le diverse soluzioni non è mai stata possibile in quanto due delle tre soluzioni proposte da Anas sono state bocciate da Anas stessa, e l’unica sopravvissuta è stata poi illegittimamente cambiata. Contestiamo l’inutilità di questo dibattito pubblico che impedisce la messa in discussione degli aspetti fondamentali dell’opera, oltre alla trasparenza delle varie azioni, quali la riunione programmata per mercoledì prossimo tra Anas e sindaci, a porte chiuse e senza la partecipazione della cittadinanza che dovrebbe essere la vera protagonista del dibattito in essere”.

“Chiediamo quindi formalmente la sospensione di questo dibattito sinché non si  faccia chiarezza sulle eccezioni di illegittimità da più parti sollevate, inclusa la stampa locale e quella nazionale – concludono -. Viceversa i portatori di interessi diffusi e collettivi dei nostri territori faranno valere in sede giudiziaria le loro ragioni”.

“In data 30/09/2021 ANAS SpA indice l’avvio del dibattito pubblico avente ad oggetto un nuovo progetto di fattibilità tecnico economica mai approvato – si legge poi in una lettera di comitati e associazioni inviata al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, all’Anas e all’Ufficio di Presidenza della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico -. Il nuovo progetto attiene alla realizzazione di una variante nel tratto della S.S. 16 Adriatica che si sviluppa tra i Comuni di Bari e Mola di Bari, vale a dire precisamente la realizzazione di una variante alla S.S. 16 del tratto sotteso tra i suddetti Comuni dal km. 802 al km. 821 circa, con adozione della sezione stradale B del d.m. 5.11.2001”. L’Alternativa 3 è scelta dall’ANAS SpA e diventa oggetto del dibattito pubblico, senza mai essere stata sottoposta al procedimento di approvazione del relativo progetto di fattibilità tecnico-economica. Con il costo dell’opera incredibilmente aumentato a 585 milioni di euro. Senza indicazioni alcune della copertura finanziaria. Manca il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici sul progetto di fattibilità tecnica ed economica (e non più sul progetto definitivo) secondo il dettato dell’art. 48 del d.l. 77/2021 previsto per le opere con le caratteristiche dell’opera in oggetto, per poter ipotizzare una copertura finanziaria da PNRR. L’illegittimo dibattito pubblico, in spregio alla normativa che lo disciplina, ha escluso ogni altra soluzione progettuale., inclusa l’opzione zero, infatti l’opera potrebbe essere sostituita dal previsto prolungamento dell’Autostrada A14 da Bari a Mola”.

“Non viene rispettato il dettato dell’art. 27 co. 3 del Codice degli appalti che prescrive che le conclusioni adottate in sede di Conferenza servizi non possono essere modificate in sede di approvazione dei successivi livelli progettuali, a meno del ritiro e della ripresentazione di un nuovo progetto di fattibilità – concludono -. L’illegittimo Dibattito Pubblico, in spregio al dettato dell’art.6, comma 3, del DPCM 10 maggio 2018, n. 76 secondo cui il coordinatore del Dibattito Pubblico è individuato tra i dirigenti del Ministero competente, vede il coordinamento dell’arch. Maddalena Rossi della società Avventura Urbana srl con sede in Torino, all’esito di una procedura di gara indetta da ANAS SpA Struttura Territoriale Puglia. La sostituzione di un dirigente del Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, soggetto pubblico che garantisce la terzietà del ruolo, con un libero professionista, scelto dallo stesso soggetto attuatore dell’opera pubblico, è diretta a vanificare e trasformare in un’inutile passerella la procedura del dibattito pubblico. Il dibattito pubblico è stato privato delle notizie reali, poiché ANAS SpA persiste nel rispondere alle problematiche che vengono evidenziate con risposte pre-confezionate, del tutto sganciate dai dati fattuali che emergono dal procedimento seguito; un reale dibattito pubblico può svolgersi unicamente nel rispetto dello spirito della norma di cui all’art. 22, d.lgs. n. 50/2016: trasparenza nella partecipazione di portatori di interessi”.