Skip to content

Stp Trani nella bufera, la Procura: “Usata da Sandrino Cataldo per scopi elettorali”. Rischio azzeramento

3 Dicembre 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
3 Dicembre 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

La Stp di Trani nel mirino della Procura di Bari. L’ipotesi è che la società di trasporti sia stata utilizzata da Sandrino Cataldo, marito dell’ex assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, come bacino elettorale. L’assemblea dei soci è stata rinviata a lunedì 9 dicembre, sono attesi il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, il sindaco metropolitano di Bari, Vito Leccese, e il presidente della provincia Bat Bernardo Lodispoto. Al centro l’eventuale riassetto della società come richiesto nei mesi scorsi dal primo cittadino barese. Il Comune di Trani controlla il 49% della società, mentre la Città metropolitana ha una quota del 12%.

“Ho già espresso la mia idea rispetto a un percorso di cambiamento. Bisogna capire come stanno effettivamente le cose prima di procedere a riportare tutto al punto di partenza”, le parole di Lodispoto riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno. Sul tavolo dell’assemblea i soci troveranno una relazione riservata predisposta dal presidente della Stp, Francesco Tandoi, nominato a settembre anche amministratore delegato. La relazione ruota attorno alla figura principale dell’ex direttore generale, Barbara Santeramo, assunta nel 2018 sotto la gestione di Cataldo dopo essersi laureata in giurisprudenza alla Pegaso, l’università online riconducibile proprio a Sandrino. Santeramo è poi diventata tutor della stessa università. Ma non solo. Si parla anche del direttore di esercizio, Bartolo Maiullari, ex consigliere comunale di Trani. Entrambi avrebbero ricevuto un premio di risultato non dovuto per un totale di 21mila euro. Nella relazione sono emersi affidamenti a persone vicine al gruppo politico di Sud al centro, partito sciolto dopo la maxi inchiesta Codice Interno, tra cui anche l’avvocato Gino Olivieri, fratello di Giacomo, l’ex consigliere regionale finito in carcere per corruzione elettorale e mafia, che ha ricevuto 8 incarichi tra 2019 e 2023.