Siamo sempre aperti al confronto, a volte però dobbiamo usare i toni forti quando ci imbattiamo in alcuni commenti che ci lasciano senza parole. A quanto pare dobbiamo fare i conti con una classifica dell’aiuto. C’è chi infatti, dietro ad un telefonino o al pc, si permette di sentenziare su chi va aiutato e chi no, tralasciando forse il motore di tutto il nostro operato: il senso di umanità. Per noi non esiste nessuna classifica dell’aiuto, ognuno merita un aiuto differente e un impegno diverso.
Questo discorso è perfetto come incipit al ritorno sulla storia di Rocco Montagna, il 66enne che ha consumato la sua vita tra alcol, droga e gioco d’azzardo con soli 300 euro di pensione. C’è chi non avrebbe scommesso nemmeno un euro su di lui, la sorella è stata contattata dalla comunità dove si trova e a quanto pare Rocco sta bene. La strada intrapresa sembra essere quella davvero giusta. Non sappiamo quanto tempo dovrà restare e se durerà, ma per ora la storia di Rocco è uno smacco per molti.