La strage che si è consumata a Palermo nei giorni scorsi ha acceso ancora di più i riflettori su Roberto Amatulli, il barese professatosi pastore della Chiesa evangelica senza alcuna autorità. In redazione in queste ultime ore sono arrivate centinaia di messaggi e diverse testate giornalistiche-televisive nazionali ci hanno contattato per saperne di più e chiedere “in prestito” contenuti dei nostri servizi, in quanto siamo stati i primi ad interessarci della vicenda. La cosa che ci sorprende è che altre testate, tra cui diverse locali, non citano per niente il nostro operato su un tema così delicato. Eppure il nostro sito e il nostro canale Youtube sono pieni e zeppi di servizi. Vengono citate solo Le Iene, ma nel servizio andato in onda lo scorso 31 ottobre ci siamo anche noi al fianco di Veronica Ruggeri. Un particolare sfuggito forse a qualche collega distratto.
Perché ora tutti parlano di Roberto Amatulli? Il “pastore” veniva spesso citato sui social da Giovanni Barreca, il fanatico religioso che ha ucciso la moglie e i suoi due figli nel Palermitano. Da quanto emerso l’uomo, durante la notte, si è svegliato farneticando di aver percepito presenze demoniache in casa. Si è salvata dalla furia omicida una terza figlia di 17 anni che avrebbe assistito ai fatti e che è stata soccorsa dai sanitari del 118. La ragazzina, unica supersite, si è alzata dal letto intontita e ha visto i corpi dei fratelli. Le vittime sono Antonella Salamone e i figli Kevin di 16 anni e Emanuel di 5. Nell’abitazione dell’uomo ad Altavilla Milicia i militari hanno trovato i cadaveri dei bambini, probabilmente strangolati. Uno era legato a una catena. In un’altra stanza, sotto choc, c’era la superstite in stato confusionale. I resti della moglie sono stati trovati bruciati e sepolti a poca distanza dall’abitazione. Secondo i primi rilievi – ma l’autopsia darà risposte più precise – la moglie sarebbe stata assassinata giorni fa, i figli venerdì. Barreca e la figlia superstite, dunque, sarebbero stati giorni con i cadaveri in casa. Con lui sono state fermate anche due persone con l’accusa di aver partecipato all’omicidio della moglie e dei due figli dell’uomo. Sono Sabrina Fina e Massimo Carandente, altri due fanatici religiosi. Come per il muratore 54enne reo confesso dei delitti, le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. La coppia – entrambi sono palermitani – avrebbe conosciuto Barreca durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. Un rapporto quello tra i due fermati e l’uomo che ha alimentato l’ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso.
La posizione di Amatulli resta, ripetiamo, tutta da chiarire attorno a questa macabra vicenda, anche se il finto pastore è stato avvistato nei giorni scorsi proprio a Palermo. Noi da sempre abbiamo assolutamente sottolineato la pericolosità del suo operato. Proviamo a ripercorrere insieme le varie tappe. Tutto ha avuto origine quando Tonia ci ha chiamato per raccontare la sua storia, ma soprattutto quella di sua figlia Marianna, fedele seguace di Roberto Amatulli. Completamente plagiata dal pastore, Marianna si è allontanata dalla famiglia, anche dai suoi figli. Da quel giorno, dopo aver visto una mamma in lacrime preoccupata per le sorti di sua figlia, è iniziata la nostra inchiesta su Amatulli. A causa della pandemia, ha iniziato a usare TikTok per i gruppi di preghiera o benedizioni con l’aiuto dello Spirito Santo, ma soprattutto, cosa più agghiacciante, per diffondere dei video in cui “guarisce” persone malate anche di tumore, invitandole a non seguire le cure indicate dai medici, o caccia il demonio da chi credeva di essere impossessato. Un video mostrava Amatulli che con le sue fantomatiche preghiere diceva di aver svegliato un bambino in coma, ma in realtà il piccolo purtroppo è deceduto. Video su video che hanno scosso la comunità evangelica, quella vera, che subito si è dissociata dalla pratiche del fantomatico pastore. Abbiamo raccolto altre testimonianze. È il caso di Giuditta che ci ha raccontato di essere stata per anni schiava di Roberto e di Marianna. Un’inchiesta che è andata avanti fino a che Le Iene non ci hanno contattato. Insieme a Veronica Ruggeri abbiamo ripercorso tutti i momenti della storia e l’inviata del programma Mediaset ha provato a incontrare l’uomo all’interno di un campo rom in Calabria, rischiando anche tanto. Finita qui? Assolutamente no, Marianna ha deciso di rispondere al servizio delle Iene con un video pubblicato sui social di Amatulli, spendendo parole molto dure nei confronti di mamma Tonia, da cui siamo tornati successivamente. La cosa più preoccupante però è che tutto questo non ha assolutamente fermato il pastore Amatulli che sui social continua il suo operato in maniera indisturbata. La speranza, al netto del suoi coinvolgimento in questa vicenda, è che qualcuno lo possa fermare nel più breve tempo possibile.
Editoriale
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