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Strage di Suviana, esplosione nella centrale idroelettrica: muore il 73enne pugliese Mario Pisano

10 Aprile 2024
– Autore: Raffaele Caruso
10 Aprile 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Mario Pisano, l’operaio 73enne deceduto nell’esplosione nella centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese, era originario di Taranto. L’uomo risiedeva a San Marzano di San Giuseppe dove viveva anche Angelo Cotugno, il 60enne rimasto folgorato ieri sul cantiere della superstrada Taranto-Avetrana.

Pisano era molto noto tra i suoi concittadini anche perché aveva guidato diverse associazioni sportive che nel corso degli anni, tra cui il circolo di tennis locale, una società di calcio e altri enti sportivi. Lascia la moglie, due figli adulti e i nipoti. Oltre a Mario Pisano sono stati recuperati i corpi senza vita del 45enne Pavel Petronel Tanase, e del 36enne Vincenzo Franchina. Proseguono le ricerche dei quattro dispersi, mentre sono 5 le persone rimaste ferite.

“Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”. Lo ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell’intervento in corso da ieri pomeriggio alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare superstiti. “La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, ha sottolineato Cari. A entrare è proprio l’acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall’esplosione della turbina. “Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro”.

“È un vero e proprio bollettino di guerra quello dei morti sul lavoro che non è degno di un paese civile”, commenta così il grave incidente di Suviana il Segretario Regionale UIL PA Vigili del Fuoco Puglia Giuseppe Santoro. “Un incidente senza precedenti e ancora una volta i Vigili del Fuoco sono chiamati ad intervenire in condizioni proibitive in mezzo a fuoco, acqua e macerie mettendo a rischio la propria vita. Un dispiegamento di forze che non deve ingannare, perché di propaganda se ne fa tanta, ma alla fine il sistema si regge sulla base del nostro spirito di sacrificio e di abnegazione, pronti a lasciare in qualsiasi momento le nostre famiglie per andare laddove c’è bisogno del nostro intervento, perfettamente consapevoli che la carenza di uomini, mezzi ed attrezzature può mettere a grave rischio l’incolumità nostra e di chi andiamo a soccorrere” spiega Santoro, il cui pensiero va a tutte le vittime di questa immane tragedia. “In questo momento ci uniamo al cordoglio per la sciagura che ha colpito queste famiglie (una delle vittime è pugliese) che salutano i propri cari al mattino per non vederli rientrare la sera e non chiamateli incidenti perché come ribadito dal Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri, quando non ci sono interventi sulla sicurezza dei lavoratori, si tratta di omicidi!”.