“Credo che finalmente abbiamo potuto avere una spiegazione coerente a ciò che è potuto accadere quella notte. Grazie a tutti per i vostri ricordi di quella notte. Grazie anche a chi non c’è stato, ma mi ha aiutato giorno per giorno”. Inizia così il post pubblicato sui social da Lola Simón Martín, artista spagnola e mamma di Mateo Correas, il giovane 21enne morto dopo essere stato investito sulla ss100, all’altezza dello svincolo Adelfia-Rutigliano, in direzione Bari, nella notte tra il 3 e 4 febbraio.
“Credo che sia stato il mese scorso quando ho sentito la parola Popper per la prima volta, non ne avevo idea. La cosa successiva che ho sentito è stata ‘ma con il popper non succede niente’, non una o due volte, ma un bel po’ di tempo – spiega la donna -. Non era passata nemmeno una settimana quando sento di nuovo Popper e mi dicono che c’era quella festa.
Mi metto a fare ricerche, prima su internet e vedo che ci sono effetti che non sono così leggeri come: perdita di memoria, disorientamento, perdita parziale della vista, vertigini, tachicardia. La mia mente non riesce a smettere di pensare, quindi inizio a parlarne con professionisti, persone che lavorano nei centri di tossicodipendenza, pronto soccorso ospedaliero. Mi confermano che sì, che questi sintomi si stanno verificando. Che il mix di alcol e Popper è pericoloso. Ovviamente tutto dipende dalla quantità di alcol, dal tipo di alcol, dal metabolismo di ogni persona. Sembra che con gli alcolici distillati l’effetto normale del Popper si triplica”.
“Il mio cuore va a mille, non posso credere a quello che mi state dicendo. La settimana scorsa un amico mi ha detto che la sua peggiore esperienza con la droga è stata col Popper perché gliel’avevano messo nel bere. Non ricordava niente della notte – continua la donna -. Sin dal primo momento i tuoi amici mi hanno detto che l’alcool, da solo, non poteva essere l’unica causa per cui ti sei ritrovato a camminare su una superstrada, da solo e a passo svelto. Tuttavia, se all’alcol che Mateo aveva nel sangue (rum) aggiungiamo il Popper, abbiamo tutti quei sintomi che vi ho descritto e che coincidono. Penso di avere una spiegazione per il suo comportamento, e a questo punto non mi interessa se l’ha preso lui o se gliel’hanno messa addosso per fare uno scherzo. Se l’ha preso lui stesso, è stata una sua decisione. Se gliel’hanno messo addosso, voglio solo che la persona che l’ha fatto e quelli che lo sapevano sappiano che la vera causa della morte di Mateo è il popper. Aspetto ancora che qualcuno mi dica la verità. Che tutti si guardino dentro e convivano con questa cosa. Buona fortuna a tutti in questa vita”.