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Super green pass al bar, é caos: “Non spetta a noi controllare rischiamo aggressioni”

12 Gennaio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
12 Gennaio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Siamo tornati a fare visita a Vito Scalera e al suo Bar Moderno per fare chiarezza sulle ultime restrizioni adottate dal Governo per far fronte alla risalita dei contagi. Tra queste a far discutere sono i controlli che le attività devono effettuare sui super green pass dei propri clienti.

“Il problema è che non siamo preparati, dobbiamo togliere una persona dal suo posto di lavoro e metterla a controllare tramite app tutti le certificazioni dei clienti – racconta il presidente dell’Associazione dei bar e delle pasticcerie di Confcommercio -. Ci sono persone che, pur sapendo di non poter entrare, vengono al bar e ti aggrediscono e se ne inventano di tutti i colori”.

“La nostra posizione non è chiara, non dobbiamo essere noi a controllare il green pass e soprattutto non sappiamo mai chi troviamo davanti – continua -. Abbiamo paura, ci sono tantissime persone con il reddito di cittadinanza, perché non li mettiamo ai controlli con tanto di formazione? Una specie di steward del green pass, ad esempio nel mio caso ne servirebbero anche 3 per i vari turni. I controlli vanno fatti sia dentro che fuori, anche in coda. Pensate a chi ha un piccolo bar ed è solo”.

“Non sto discutendo la normativa, perché bisogna fare qualcosa ma cerchiamo di migliorare quando c’è qualcosa che non va – conclude -. Tra una settimana ci sarà un incontro con i miei colleghi, cercheremo di raccogliere quante più proposte per trovare una soluzione da presentare al Governo”.