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Tac ritardata di 5 mesi, detenuto barese muore a 59 anni: direttrice sanitaria del carcere di Lecce a processo

13 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso
13 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Alessandra Moscatello, direttrice dell’Area sanitaria di Medicina Penitenziaria del Carcere di Lecce, è a processo con le accuse di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario nell’inchiesta aperta per fare luce sul decesso di Innocente Luisi, il detenuto barese deceduto il 21 marzo 2021. Il 59enne, originario del quartiere Madonnella, si trovava nel penitenziario salentino dall’8 giugno 2018 per scontare un residuo di pena di una condanna a 3 anni per droga. In seguito da una Tac prenotata però 5 mesi dopo un primo esame radiologico del torace, fu scoperto un tumore ai polmoni che era in stato avanzato con metastasi in altre parti del corpo. La Corte d’Appello ha permesso al detenuto di rientrare a casa poco prima della morte, i familiari però hanno presentato subito un esposto perché dubbiosi dell’operato del personale medico.

La giudice per l’udienza preliminare ha circoscritto le colpe esclusivamente a carico della direttrice Moscatello, finita a processo “per aver omesso di svolgere correttamente i propri compiti di organizzazione, direzione, coordinamento e controllo dell’operato dei medici di sezione di turno che si sono succeduti nella cura del paziente detenuto, concorreva a far sì che la prenotazione della Tac avvenisse soltanto il 12 maggio del 2020 determinando in tal modo un ritardo nella diagnosi di neoplasia maligna polmonare in stato di avanzata evoluzione con metastasi”. L’udienza è fissata il 18 settembre.