“Niente PlayStation se non vi divertite con me”, abusa delle sorellastre di 9 e 10 anni: indagato

Un giovane salentino è indagato dalla Procura di Lecce con l’accusa di violenza sessuale nei confronti delle due sorellastre di 9 e 10 anni. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, avrebbe costretto le due a subire atti sessuali dietro il ricatto di non farle giocare alla PlayStation. Gli abusi sarebbero andati avanti dal 2017 al 2021 e quindi per diversi anni, le giovanissime vittime hanno poi trovato il coraggio di denunciare le molestie ai genitori. All’epoca dei fatti il ragazzo era già maggiorenne. Entrambe sono state ascoltate dal gip Anna Paola Capano della procura per i minorenni di Lecce confermando le accuse, toccherà ora ad un psicologa valutare l’attendibilità delle loro dichiarazioni.

Bari, abusa del nipote di 8 anni: dopo 15 anni la condanna diventa definitiva. La vittima ora ha 27 anni

Quindici anni dopo la sentenza di condanna di primo grado e dopo sette processi è diventata definitiva la condanna a quattro anni e otto mesi di reclusione per un 50enne accusato di aver abusato sessualmente del nipote che, all’epoca dei fatti, aveva otto anni.

I fatti risalgono al 2005-2006 e si sarebbero verificati a casa dell’uomo, zio della vittima, in provincia di Bari. L’imputato nel novembre del 2009 fu condannato in abbreviato dal gup di Bari a 4 anni e 8 mesi di reclusione, la condanna fu confermata in appello nel 2017, annullata con rinvio dalla Cassazione nel 2018, riconfermata in appello nel 2020 e annullata dalla Suprema Corte nel 2022 che rinviò gli atti ad una nuova sezione della Corte d’appello di Bari che, a sua volta (nel 2023), ha riconfermato la sentenza di primo grado.

Anche questa sentenza è stata impugnata in Cassazione fino a quando, nei giorni scorsi, la Suprema Corte ha ritenuto il ricorso inammissibile, quasi alla vigilia della prescrizione del reato. Frattanto il bambino che nel 2005, quando sono cominciate le violenze, aveva otto anni, ora ne ha 27. “La vittima – spiega il legale di parte civile Gianfranco Schirone dello studio legale InJuris di Bari -, grazie alla tenacia e alla forza della madre che, immediatamente dopo aver appreso i fatti si era trasferita nel Centro Italia per tutelare l’altro figlio minore, ha dovuto attendere 17 anni dalla denuncia per ottenere giustizia, alternando momenti di speranza a momenti di sconforto e sfiducia nelle Istituzioni. Basti pensare che oggi la vittima ha 27 anni”.

Taranto, maltrattamenti e abusi su nave Martinengo della Marina: 3 indagati tra loro l’ex comandante – I NOMI

La Procura di Taranto ha notificato un avviso di conclusione delle indagini per l’allora comandante della fregata della Marina Militare Martinengo, Roberto Carpinelli, durante la missione anti-pirateria nel Golfo Persico ‘Atalanta’ tra agosto e dicembre 2021. Il provvedimento è stato notificato anche a due sottocapi di prima classe (Giovanni Napolano, di Salerno, e Gianluca Longo, di Tricase) e riguarda l’inchiesta avviata inizialmente dalla Procura militare di Napoli per presunte violenze sessuali, maltrattamenti, insulti e minacce avvenute a bordo della nave. La notizia è stata anticipata dal ‘Nuovo Quotidiano di Puglia’.

Orrore a Taranto, abusi sulla fidanzatina del figlio di 12 anni: arrestato farmacista 46enne

Un farmacista di 46 anni è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver abusato sessualmente della fidanzatina del figlio di soli 12 anni. I rapporto infatti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero avvenuti contro la volontà della ragazzina che ha trovato il coraggio di raccontare e denunciare il molestatore ad una maestra e alla Polizia.

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Accusato di abusare della nipotina di 8 anni, parte la caccia all’uomo: lo zio 36enne si toglie la vita

Un 36enne si è tolto la vita a Terlizzi. Secondo quanto ricostruito, l’uomo era accusato di aver abusato sessualmente della nipotina di 8 anni. L’episodio incriminato sarebbe avvenuto sabato pomeriggio. Non è da escludere che la piccola possa essere stata vittima di altri episodi di violenza. La bimba ieri è stata portata in ospedale, prima di essere trasferita al Pediatrico di Bari. È qui che sarebbe emersa l’atroce verità. Dall’analisi specifica, infatti, sarebbero emerse alcune lacerazioni. La voce si è diffusa e in Paese qualcuno sarebbe stato intenzionato a farsi giustizia da solo. L’uomo, forse per il senso di colpa o perché braccato ha deciso di impiccarsi in casa.