Accusato di abusi sessuali su 12enne nel villaggio in Puglia, animatore 28enne è irreperibile: il processo sfuma

Finisce con un nulla di fatto l’inchiesta della Procura di Lecce su un presunto caso di violenza sessuale avvenuta il 26 agosto 2022 ai danni di una ragazzina di 12 anni in vacanza in un villaggio turistico di Otranto, nella zona dei Laghi Alimini. Ieri mattina il gup di Lecce Anna Paola Capano ha emesso la sentenza di non luogo a procedere a carico del presunto responsabile della violenza, un ragazzo di 28 anni di origini cubane residente a Milano, in servizio come animatore nel villaggio.

La sentenza è motivata dal fatto che non c’è prova che l’imputato abbia avuto conoscenza della pendenza del procedimento a suo carico. Il 28enne, infatti, risulta irreperibile. Agenti della questura Garibaldi di Milano quando si sono recati presso la residenza del giovane per notificargli la fissazione l’atto di fissazione dell’udienza preliminare, non hanno trovato alcun nominativo sul citofono in uno stabile sprovvisto di portineria. L’ultima volta in cui il 28enne è stato visto risale al 23 aprile 2023, in occasione dell’incidente probatorio con l’ascolto della minore in modalità protetta. Poi nessun contatto, neppure con il suo avvocato. Anche il numero del cellulare risulta disattivato.

Il 28enne si è sempre proclamato innocente asserendo che la ragazzina si fosse inventata tutto con le amiche, che la minorenne avrebbe assunto alcol fino ad ubriacarsi per poi inventare la violenza per nascondere ai genitori la sbronza. La dodicenne, invece, nel corso dell’incidente probatorio ha confermato quanto esposto nella querela presentata a distanza di tempo dalla madre: di aver cioè ballato con lui in pista nel corso di una serata evento organizzata nel villaggio e di aver accettato dall’animatore un drink che l’avrebbe stordita.

Brindisi, abusi sessuali su chierichetto di 9 anni. Ricorso respinto: confermata condanna a 8 anni per ex parroco

La Cassazione ha confermato la condanna a 8 anni di reclusione nei confronti di Francesco Caramia, ex parroco del rione Bozzano di Brindisi. L’uomo è accusato di atti sessuali nei confronti di un chierichetto di 9 anni compiuti dal 2008 al 2009. L’inchiesta partì dopo il racconto della vittima alla madre. I giudici hanno respinto il ricorso presentato dai legali dell’ex sacerdote, originario di Mesagne e arrestato il 15 giugno 2016. Caramia nel frattempo si è dimesso dalle funzioni di parroco dopo l’avvio dell’indagine a suo carico e si è sempre professato innocente. Ora è a piede libero.

Abusi sessuali e maltrattamenti su pazienti psichiatrici a Foggia, Andreula (Opi): “Ora ispezioni in tutta la regione”

“Siamo sconcertati su quanto emergerebbe dall’inchiesta New Life della Procura di Foggia sulle presunte violenze ai danni degli ospiti della Rsa Don Uva”. È il commento a caldo del presidente dell’O.P.I. Bari, Saverio Andreula, che condanna in maniera netta i comportamenti degli 8 infermieri finiti nell’inchiesta, dalla quale emergerebbero episodi sconcertanti ai danni degli ospiti della Rsa: fatti di minacce, ingiurie, umiliazioni, soprusi e violenze sessuali.

“La magistratura farà il suo lavoro e la giustizia il suo corso, così come gli otto infermieri avranno il diritto di difendersi nelle sedi opportune, ma quegli episodi che emergerebbero dalle carte dall’inchiesta non appartengono alla nostra categoria professionale – sottolinea Andreula -. Prendiamo le distanze in maniera netta, ma al tempo stesso chiediamo che vengano avviate ispezioni su tutte le strutture pugliesi, per evitare che quanto accaduto a Foggia non sia solo la punta dell’icerberg”.

Brindisi, abusi sessuali su chierichetto: confermata pena di 8 anni all’ex parroco Francesco Caramia

Condanna confermata di 8 anni per Francesco Caramia, 48enne di Mesagne ed ex parroco della chiesa Giustino De Jacobis di Brindisi, condannato già in primo grado per aver abusato di un chierichetto. I presunti abusi sarebbero stati compiuti tra il 2008 ed il 2009 quando il piccolo aveva solo 8 anni. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Appello di Lecce, l’ex prete nel frattempo si è dimesso dalle funzioni di parroco dopo l’avvio dell’indagine a suo carico. Caramia si è sempre professato innocente ed è a piede libero.