Sequestrati 22 fabbricati abusivi a San Severo, venivano usati come garage: 13 indagati

Sono 22 i fabbricati abusivi sequestrati dalla polizia a San Severo, nel Foggiano, in esecuzione di un decreto del gip del tribunale di Foggia. Tredici persone sono indagate per occupazione abusiva di suolo pubblico. Le indagini hanno riguardato una nuova serie di fabbricati costruiti senza autorizzazione né agibilità, destinati a garage di pertinenza di alcune abitazioni.

Gli investigatori evidenziano una trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso e l’occupazione di spazi pubblici, per fini privati, che potevano essere destinati a strade e marciapiedi, o aree di pubblica utilità. L’operazione si inserisce nell’ambito delle indagini che l’anno scorso hanno portato al sequestro di circa 160 manufatti abusivi e dalle quali è emerso un traffico di sostanze stupefacenti.

Bari, case popolari nelle mani dei clan. Il reportage shock (non per noi) di Fuori dal Coro: minacce alla troupe

Bari ormai è finita al centro della cronaca nazionale. Ha fatto scalpore il reportage realizzato per il programma Fuori dal coro di Rete 4 condotto da Mario Giordano e andato in onda nella puntata di ieri, mercoledì 3 aprile. La giornalista, scortata dalla Polizia e accompagnata dall’Avv. Pietro Augusto De Nicolò, Amministratore Unico dell’ARCA Puglia Centrale (che a noi non ha mai risposto), si è recata nei quartieri San Paolo e Japigia per indagare sulle case popolari, sulle occupazioni abusive e sulla gestione da parte dei clan.

L’accoglienza riservata alla troupe di Mediaset è stata agghiacciante tra minacce, intimidazioni e insulti. Nel reportage emerge come diverse abitazioni siano state occupate abusivamente mentre altre siano state ricavate da spazi condominiali e costruite senza alcun autorizzazione. Nulla di nuovo per noi, che denunciamo tutto questo dai tempi del Quotidiano Italiano. Un lavoro portato avanti poi anche su Quinto Potere. Cose che denunciamo da anni senza essere riusciti ad attirare le attenzioni dei distratti vertici di Arca e Regione Puglia.

C’è chi è lì da 20 anni o addirittura 30, senza alcun titolo. L’inchiesta si concentra poi su un palazzo dove vive la famiglia Diomede che ha accumulato una morosità di 10mila euro nel corso degli ultimi anni. La sorella del boss afferma di non pagare nulla dal 2009, mentre è stata anche allestita una piccola palestra abusiva nel palazzo in cui nessuno paga da anni. Tra i familiari c’è anche la nipote del boss, Lucia Bosco, consigliere comunale a Modugno.

Dal San Paolo a Japigia, la giornalista si presenta poi nello stabile in cui vivevano Savinuccio Parisi, il figlio Tommy e altri vicini al clan. C’è anche la compagna di uno degli arrestati coinvolti nella maxi inchiesta della Dda di Bari di fine febbraio, che ora vive abusivamente in una delle abitazioni, dopo il sequestro dei beni (tra cui l’autolavaggio e la villa a Torre a Mare). Ribadisce, tra una intimidazione e l’altra, di non voler assolutamente lasciare la casa e addirittura minaccia di far saltare in aria il palazzo se sarà costretta ad andarsene.

Incredibile a Bari, dopo 20 anni sgomberati gli abusivi del lungomare: “Avevano detto non temete”

Le Forze dell’Ordine sono intervenute questa mattina sul lungomare di Bari per sgomberare un palazzo in via Di Cagno Abbrescia, a pochi metri dalla spiaggia di Torre Quetta, dove vivevano diverse famiglie da oltre 20 anni. Ben 40 le unità impegnate nella maxi operazione tra Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia.

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