Mamma perde la testa, follia in Pediatria all’ospedale di San Severo: medici e infermieri barricati in una stanza

Una donna avrebbe aggredito verbalmente e minacciato il personale sanitario costringendolo a barricarsi in una stanza dell’ospedale in attesa dell’arrivo dei carabinieri.

E’ accaduto ieri nel reparto di pediatria dell’ospedale Masselli Mascia di San Severo, in provincia di Foggia. A quanto si apprende, anche dalla Fp Cgil, la donna ha portato la figlia prima in pronto soccorso e poi in pediatria, e ha preteso il ricovero della bambina nonostante non ci fossero posti letto a disposizione, rifiutando l’eventualità di un trasferimento in un’altra struttura.

Dopo poche ore è tornata in reparto e ha iniziato a inveire contro il personale, minacciando la dottoressa di turno, le infermiere e gli operatori socio sanitari che si sono quindi rifugiati in una stanza. A quel punto la donna ha iniziato a battere i pugni contro la porta, spaventando i bambini nel reparto, molti dei quali stavano giocando nella ludoteca o riposavano nelle camere.Nonostante l’arrivo della guardia giurata, la situazione non si è placata. Solo l’intervento dei carabinieri ha permesso di calmare la donna riportando la normalità nel reparto.

“Basta violenza contro gli operatori sanitari – afferma Angelo Ricucci, segretario generale della Fp Cgil di Foggia – chiediamo interventi concreti, tra cui il potenziamento della vigilanza e un presidio fisso delle forze dell’ordine nei reparti più esposti, un piano di prevenzione della violenza in sanità, con formazione specifica per il personale e campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza, pene più severe per chi aggredisce i lavoratori della sanità, affinché questi episodi non restino impuniti”. “Non possiamo più aspettare – conclude -. Lavorare in sicurezza è un diritto fondamentale di tutti gli operatori sanitari”.

Bari, follia al Libertà. Colpita in testa da un martello e derubata: 67enne in ospedale. L’aggressore in fuga

Attimi di follia e panico questa mattina in via Barletta, nel quartiere Libertà di Bari, dove una donna di 67 anni è stata colpita in testa con un martello dopo aver prelevato i soldi della pensione dal bancomat delle Poste.

L’uomo l’aveva seguita, la donna è caduta a terra ed è stata derubata. L’aggressore è riuscito a scappare via prima dell’arrivo delle Forze dell’Ordine sul posto. La vittima, soccorsa da un passante, è stata trasportata in codice giallo al pronto soccorso del Policlinico di Bari. Sul posto la Polizia e la Scientifica.

Follia a Barletta, 50enne colpito con una mazza da baseball in centro: è grave. Indagini in corso

Un 50enne è stato brutalmente aggredito ieri pomeriggio in corso Vittorio Emanuele nel centro di Barletta. Qualcuno, al momento ignoto, lo avrebbe accerchiato per poi colpirlo ripetutamente con una mazza da baseball.

La vittima è rimasta gravemente ferita ed è stata soccorsa dal personale del 118, prima di essere trasportata in codice rosso all’ospedale Dimiccoli. Al momento non sono ancora chiari i motivi dell’attacco.

Sul caso indaga la Polizia locale. Al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Ad agire potrebbero essere state più persona.

Aggredisce l’ex suocero con un pugno, poi rompe il vetro dell’auto e danneggia il portone: arrestato 25enne

I carabinieri di Ginosa (Taranto) hanno arrestato un ragazzo di 25 anni per lesioni nei confronti dell’ex suocero e danneggiamento.

Il giovane si è recato a far visita all’ex compagna e alla figlia di pochi mesi, ma dopo poco è scoppiata una lite e il 25enne, di nazionalità georgiana, ha iniziato ad avere un comportamento aggressivo. L’ex suocero, un 58enne di Ginosa, è intervenuto per tentare di calmarlo e allontanarlo, ma il 25enne lo ha colpito con un pugno.

Una volta all’esterno, in preda all’ira, il giovane ha infranto il vetro dell’auto della vittima e poi ha danneggiato il portone di casa. Alla vista dei carabinieri, giunti sul posto dopo la segnalazione della vittima al numero unico di emergenza 112, il giovane ha provato ad allontanarsi, ma è stato bloccato e arrestato.

Follia a Poggiofranco, 51enne accoltellato per i lavori del palazzo: il vicino pensionato è condannato per stalking

I litigi tra il 70enne che nella tarda serata di ieri a Bari avrebbe aggredito il suo vicino di casa riducendolo in fin di vita sarebbero stati diversi nel tempo e dovuti a vari motivi come un mancato accordo sui lavori da effettuare per la manutenzione del palazzo.

È una delle ipotesi che i carabinieri stanno vagliando per ricostruire quanto avvenuto nel condominio del quartiere Poggiofranco, in cui i due abitano. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, tra il pensionato e la vittima, un 51enne, i contrasti sarebbero datati.

A confermato l’ammonimento e le condanne per stalking che tra il 2018 e il 2022 hanno interessato l’indagato che avrebbe compiuto atti persecutori ai danni del 51enne e della sua famiglia.

Più volte, secondo quanto si apprende, il 70enne avrebbe minacciato la vittima. Ieri sera, intorno alla mezzanotte, l’avrebbe attesa al rientro a casa per poi colpirla con un coltello dalla lama lunga 17 centimetri, al viso e al collo mentre era davanti all’ascensore.

Quando i soccorsi sono arrivati, il 51enne era esanime sul pianerottolo. Il personale del 118 lo ha stabilizzato e trasportato al Policlinico di Bari dove è stato operato: ora è in Rianimazione in prognosi riservata. Il 70enne, che ha riportato ferite lievi durante l’aggressione, è stato arrestato. I suoi abiti e l’arma di cui si era disfatto lasciandola nel vano ascensore, è stata sequestrata.

Tenerife, italiano massacrato di botte da una gang. Giacomo: “Picchiavano per uccidere l’ho salvato”

Massacrato di botte da una gang colombiana a Tenerife. Vittima un italiano di Firenze che stava lavorando in una struttura ricettiva del posto. A raccontarci quanto accaduto è Giacomo, un connazionale barese che è intervenuto per salvarlo dalla morte.

Nel video allegato tutti i dettagli dell’aggressione che vi mostriamo su Telegram. Le immagini sono abbastanza forti.

Acquaviva, aggressioni al Miulli. Infermieri minacciati e picchiati dalla figlia di una paziente: scatta la denuncia

Attimi di panico e tensione ieri al Pronto Soccorso dell’ospedale Miulli di Acquaviva dove due infermieri, di 29 e 34 anni, sono stati aggrediti dalla figlia di una paziente.

La donna è arrivata in ospedale in condizioni non preoccupanti, la figlia ha però iniziato ad alzare la voce e a minacciare un’infermiera. Poi ha rifilato uno schiaffo al collega, intervenuto per calmarla, prima di lasciare la madre sul posto e fuggire a bordo di un’auto.

L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri. Tre giorni di prognosi per l’infermiere colpito, solo uno per l’infermiera.

Barletta, svaligiano l’appartamento e picchiano il figlio dei proprietari solo in casa: arrestati 3 minorenni

Fanno irruzione in un’abitazione, aggrediscono con calci e pugni il figlio dei proprietari che è solo in casa e scappano via portando via soldi, oggetti in oro, un monopattino elettrico, un televisore e anche un Iphone.

Per questo motivo tre 17enni di Barletta sono stati arrestati e collocati nell’istituto Fornelli di Bari. La rapina e l’aggressione risalgono al 3 dicembre scorso. Dopo la denuncia, sono partite le indagini della Polizia e, attraverso la visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, gli agenti hanno individuato i tre presunti autori.