Carcere di Bari, detenuto rifiuta cambio terapia e aggredisce agente: infermiere resta bloccato nella sezione

Un agente di polizia penitenziaria in servizio nella seconda sezione del carcere di Bari “è stato aggredito da un detenuto con problemi di natura psichiatrica”. È quanto rende noto l’Osapp, il sindacato di politica penitenziaria evidenziando che l’aggressione sarebbe avvenuta sabato scorso e sarebbe stata scatenata dal diniego del detenuto di accettare una terapia diversa dal solito. Nel trambusto, un infermiere sarebbe stato bloccato nella sezione, chiusa per motivi di sicurezza come avviene da protocollo in casi del genere.

“Sempre sabato nell’istituto di pena di Foggia sono stati trovati nei sacchi dei rifiuti, sei cellulari, 100 grammi di hashish e un coltello” ed è stato “intercettato un pacco contenente del whisky e 100 grammi di sostanze stupefacenti”, riferisce il segretario generale aggiunto dell’Osapp, Pasquale Montesano che chiede al governo di “aprire un tavolo di confronto permanente per discutere di riforme, organici, equipaggiamenti e di sovraffollamento detentivo”.

Tassista accoltellato a Bari, la mamma di Francesco in lacrime: “Nessun perdono è stato atroce”

La storia di Francesco Rubini, il tassista 30enne accoltellato da una coppia a Bari, ha sconvolto tutta la città ma non solo. Le immagini dell’aggressione, ripresa dalla telecamera installata nel mezzo, hanno fatto il giro del mondo. Siamo andati a trovare mamma Mariella che non riesce proprio a darsi una ragione dell’accaduto.

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Bari, infermiere colpito a pugni al Pronto Soccorso del Policlinico: arrestato 36enne

L’uomo, nella tarda serata di ieri, dopo essersi recato presso il Pronto Soccorso ed aver ricevuto le prime cure del caso, presumibilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e/o alcoliche, avrebbe aggredito un infermiere che lo stava curando, colpendolo con un violento pugno al volto che avrebbe causato la rottura degli occhiali ed una ferita all’altezza dell’occhio sinistro.

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Vuole essere subito visitato e aggredisce medico specializzando di 27 anni: follia al Pronto Soccorso di Corato

Un medico specializzando di 27 anni è stato aggredito ieri sera mentre era a lavoro nel Pronto soccorso nell’ospedale Umberto I di Corato, nel Barese.

Il giovane professionista è stato colpito al viso da uno schiaffo sferrato da un uomo che senza passare dal triage, è entrato nel reparto di emergenza urgenza pretendendo di essere visitato subito. Il tentativo di calmarlo è stato inutile: dopo le urla, l’uomo ha alzato le mani centrando al volto il 27enne per poi scappare.

Il medico ha sporto denuncia contro ignoti e nonostante la prognosi di cinque giorni, oggi è regolarmente al lavoro in un’altra struttura della Asl di Bari.

Laterza sotto choc, 13enne picchiata da coetanea: l’aggressione viene filmata ma nessuno interviene

Diventato virale sui social e nelle chat il video di un’aggressione avvenuta per strada a Laterza, nel Tarantino, ai danni di una tredicenne colpita da una coetanea con ceffoni, calci e spinte. Alla scena hanno assistito diversi ragazzi, nessuno dei quali è intervenuto. L’aggressione è stata interrotta solo dopo diversi minuti grazie ad alcuni passanti e titolari di negozi della zona, tra via Mazzini, via Enrico Toti e via Monte Sabotino.

Sembra che la discussione, poi degenerata, sia nata per una richiesta di chiarimento su alcuni messaggi di una chat cancellati. Sull’accaduto indagano i carabinieri. In un videomessaggio diffuso su Facebook il sindaco di Laterza, Franco Frigiola, sigmatizza l’accaduto e afferma che “la violenza non è mai giustificabile. Nessuna ragione, neanche una discussione deve sfociare in un atteggiamento di violenza fisica. E’ fondamentale che i giovani comprendano che il rispetto per gli altri e la capacità di risolvere i conflitti in modo pacifico sono valori fondamentali”.

“Gli amici e quanti erano presenti durante l’aggressione – ricostruisce il primo cittadino – hanno scelto di non intervenire, anzi hanno alimentato la violenza filmando e ridendo e assumendo un comportamento profondamente sbagliato, da non emulare. La comunità laertina non è quella che da ieri gira sui social”. Frigiola parla poi di “episodio intollerabile” che “deve far riflettere tutti, nessuno escluso, anche – conclude – l’ultimo cittadino, il più disinteressato, non può restare indifferente”.