Raccolgono lumache in campagna e vengono azzannati da cani randagi: feriti padre e figlio di 15 anni

Un ragazzino di 15 anni e suo padre sono stati aggrediti da un branco composto da sei cani randagi mentre si trovavano in campagna nel Leccese, dove erano andati a raccogliere lumache. L’episodio risale ad alcuni giorni fa, ma solo ora si è appresa notizia.

L’episodio di sera, in una zona di campagna lungo la provinciale che collega Scorrano a Nociglia. I due hanno riportato ferite profonde e hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano. Il padre, nel tentativo di soccorrere il figlio, ha riportato ferite nella zona lombare suturate con una ventina di punti. Più gravi le ferite riportate dal 15enne, azzannato al collo e alle gambe. Solo per pochi centimetri non è stata interessata la giugulare. Sono stati necessari oltre 30 punti di sutura. Quando è scattato l’allarme e sono intervenuti i carabinieri, il branco di randagi si era già dileguato. In passato nella zona era stata segnalata anche la presenza di lupi.

Baby gang a Bari, 48enne straniero picchiato al rientro dal lavoro: “Tanti amici vittime come me abbiamo paura”

“Per l’età che avevano potevano essere miei figli. Erano 8 ragazzi, avevano circa 14 anni. Non li avevo neanche guardati in faccia. Si sono avvicinati e mi hanno sferrato più pugni in testa, che mi hanno stordito. E poi hanno continuato a prendermi a calci”.

Questo è il racconto riportato da La Repubblica da parte di un 48enne bengalese, aggredito da una baby gang nella notte tra sabato 28 e domenica 29 settembre in via Principe Amedeo a Bari. Rientrava a casa dopo aver lavorato come lavapiatti in un ristorante nel quartiere Murat.

“Non ho denunciato perché ho avuto paura – ha aggiunto -. Ci stiamo avvisando nelle chat che abbiamo tra amici quando ci sono aggressioni. E ce ne sono tante. Sono entrati nel Mini market bengalese di un mio amico, hanno rubato l’incasso e sono andati via. Spesso questo gruppo di ragazzi ci deruba per strada”.

Operatori sanitari aggrediti a Foggia, convalidati gli arresti: 18enne in carcere

Il giudice monocratico del tribunale di Foggia ha convalidato nel giudizio con rito direttissimo gli arresti di un 18enne (in carcere) e un 33enne (ai domiciliari) che nei giorni scorsi hanno aggredito in due episodi distinti – a distanza di poche ore l’uno dall’altro – operatori sanitari del policlinico Riuniti di Foggia.

Contestualmente è stata confermata la custodia cautelare. L’udienza è stata quindi aggiornata per eventuali richieste di riti alternativi o per la prosecuzione del dibattimento. Il 18enne, giunto l’altra notte in forte stato d’agitazione al pronto soccorso del policlinico, fu bloccato dai carabinieri dopo aver sferrato calci e pugni a tre infermieri.

Il 33enne, che aveva accompagnato il padre al pronto soccorso per una visita, era stato fermato dalla Polizia e sottoposto ai domiciliari dopo aver colpito due infermieri e un vigilante intervenuto per calmarlo. L’aggressore aveva un braccio ingessato che ha utilizzato per picchiarli. Gli arresti e la successiva convalida rappresentano, è detto in una nota congiunta, “un risultato frutto dell’ottimo lavoro svolto dalle forze di polizia nei momenti successivi al loro tempestivo intervento, svolto in entrambe le circostanze con assoluta fermezza e precisione”.

“Ancor più importante, si tratta – viene ribadito – di un messaggio estremamente positivo e confortante rivolto al personale sanitario e ai cittadini dauni. Il disagio e le insicurezze scaturite dagli eventi recenti sono condivisi dalle istituzioni, che in sinergia si impegnano con costanza tanto nell’attività preventiva quanto in quella repressiva”. “Il lavoro della Procura di Foggia, in sinergia – conclude la nota – con le forze di polizia, ha fatto percepire agli infermieri e alla guardia giurata vittime di un’ingiustificata aggressione, nonché a tutto il personale sanitario e parasanitario la costante presenza dello Stato”.

Carcere di Bari, aggrediti da detenuto con problemi psichiatrici: feriti due agenti penitenziari

Un’altra aggressione si è verificata questo pomeriggio nel carcere di Bari. Un detenuto con problemi psichiatrici si è scagliato contro due agenti di polizia penitenziaria che tentavano di tranquillizzarlo dopo aver danneggiato la stanza in cui era ricoverato per motivi di salute.

A denunciarlo è l’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp), i due agenti sono rimasti feriti in maniera non grave.

Da Foggia a Casarano, nuova aggressione in ospedale: medico aggredito da paziente con calcio al basso ventre

Ancora un episodio di violenza contro il personale sanitario in Puglia. Dopo i casi registrati nelle ultime ore nel policlinico Riuniti di Foggia, questa mattina è stato aggredito un medico dell’ospedale Francesco Ferrari di Casarano.

A quanto si è appreso un uomo in attesa di essere sottoposto ad un esame di cistoscopia in un ambulatorio del reparto di Urologia, una volta sistemato sul lettino ha cominciato ad andare in escandescenza e poi ha colpito il medico in servizio con un calcio al basso ventre.

Policlinico Foggia, infermieri e vigilante picchiati al Pronto Soccorso: terza aggressione in pochi giorni. Chiesto tavolo di sicurezza

Non si arresta l’ondata di aggressioni nell’ospedale di Foggia dove ieri pomeriggio il figlio di un paziente che era in attesa al pronto soccorso si è scagliato contro due infermieri e un vigilante. L’aggressore aveva un braccio ingessato col quale ha colpito il personale sanitario. Sempre al policlinico di Foggia due notti fa un 18enne è stato arrestato per aver picchiato tre infermieri, mentre il 4 settembre scorso i famigliari di una 23enne deceduta durante un intervento hanno aggredito il personale sanitario.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha chiesto ieri al Prefetto di Bari, Francesco Russo la convocazione del comitato regionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La riunione è stata chiesta per arrivare in tempi brevi alla sottoscrizione di protocolli operativi omogenei in tutta la Regione che garantiscano il tempestivo intervento delle forze di polizia in caso di episodi di aggressione o di violenza nelle strutture presso le quali lavorino gli operatori sanitari e socio-sanitari. Per realizzare gli obiettivi di prevenzione previsti dalle norme di legge  e dalle linee di indirizzo regionali, anche mediante il coinvolgimento attivo delle forze di polizia, Emiliano ha quindi chiesto la convocazione al coordinatore, il prefetto di Bari, dell’incontro con i Prefetti pugliesi, con i rappresentanti della Regione e con i dirigenti delle forze dell’ordine. Emiliano ha incontrato oggi anche la coordinatrice del Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario (NIRS), Antonella Bellomo, per fare il punto sulle attività di ispezione anche in relazione ai recenti episodi avvenuti nelle strutture sanitarie pugliesi.

Locorotondo, a torso nudo aggredisce due carabinieri in villa: il 46enne Neglia finisce ai domiciliari

Questa mattina, i Carabinieri del Comando Compagnia di Monopoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nella quale vengono riconosciuti, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa) gravi indizi di colpevolezza a carico del 46enne Vittorio Neglia di Locorotondo, ritenuto responsabile dei reati di resistenza ad un Pubblico Ufficiale, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

I fatti risalgono alle ore serali dello scorso 23 agosto, quando la Centrale Operativa della Compagnia di Monopoli aveva ricevuto numerose richieste di aiuto dai cittadini di Locorotondo, allarmati per la presenza di un uomo a torso nudo e con in mano un piccone da muratore, verosimilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche, nei pressi della Villa Comunale.

Un militare di quel Comando, libero dal servizio, notando la scena mentre passeggiava con la propria famiglia, per impedire all’uomo di proseguire con i suoi atteggiamenti aggressivi, al fine di tutelare l’incolumità dei presenti, era intervenuto prontamente nel tentativo di sottrargli il piccone dalle mani. Nel corso di una breve colluttazione, il 46enne colpiva violentemente il Carabiniere ai polsi, tanto da provocargli delle contusioni, oltre alla rottura di un bracciale e di un orologio da polso che, andato in frantumi a seguito del colpo, probabilmente, ha in qualche modo protetto l’arto del militare, evitandogli più gravi conseguenze. Poco dopo, nonostante l’arrivo sul posto di ulteriori militari dell’Arma, improvvisamente, l’uomo si scagliava contro uno di loro, colpendolo violentemente con due pugni in pieno volto. Solo l’intervento degli altri due Carabinieri e l’utilizzo dello spray al peperoncino aveva consentito di bloccare definitivamente l’uomo per poi condurlo in Caserma.

Dalle successive verifiche sono stati poi accertati i numerosi precedenti penali a carico dell’aggressore, facendo emergere una personalità proclive alla violenza e irrispettosa delle regole del vivere civile. L’aggressione al Carabiniere, immortalata anche in un video divenuto poi “virale” sui Social, evidenziava un’aggressività tanto immotivata quanto incontenibile che ha visto la condanna unanime della collettività. Pertanto, ad esecuzione dell’odierna ordinanza, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari. È importante sottolineare che l’eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.