Coppa Italia, Al Bano travolto dalle polemiche dopo l’inno: “Ho steccato. Troppo casino non sentivo nulla”

“So di saper cantare ma onestamente era talmente tanto l’entusiasmo e il casino che non capivo nulla. Ma la voglia di cantare e di non ascoltare era tanta perché ne valeva la pena. Era un’esperienza da fare che mi mancava. Sì, ammetto di aver steccato: lo dico io per primo anche perché se n’è andata un po’ la voce e, quando non senti, questa se ne va per affari suoi”.

Al Bano rompe il silenzio dopo le polemiche e critiche sollevate per la sua interpretazione dell’inno di Mameli nel pre partita della finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta. Sui social in tanti si sono scagliati contro il cantante pugliese.

“L’entusiasmo è cosa pazzesca, ti rimane impresso nella memoria. Se è un concerto i tuoi fan vengono per vedere te, allo stadio vengono per vedere le partite e c’è una parte contro l’altra, cosa inevitabile – le sue parole a La Presse -. Senza dubbio lo rifarei, però so che è ardua. Che cosa si prova a fare le cose impossibili mi piace provarlo sulla mia pelle. Ormai ho capito che c’è una parte dell’Italia che stravede per me e un’altra che non mi sopporta, ma questo è successo anche a Cristo figuriamoci a un povero cristiano come me”.

Negato l’accesso al bagno sull’aereo, Al Bano sbotta con la hostess e si ritrova la Polizia all’uscita: “Inaccettabile”

A raccontare l’episodio è lo stesso cantante: “Ero seduto al posto 1A, sono stato operato alla prostata e proprio al momento dell’atterraggio avevo bisogno del bagno e ho chiesto di usarlo. La hostess mi ha risposto che non era possibile e mi ha intimato di sedermi. Ho alzato la voce, perché era una cosa assurda”.

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