Disfida di Barletta, Alba Parietti al corteo storico con il cellulare. Scoppia la bufera: “Dovevo sentire una persona”

“Si lo ammetto, ho usato il telefono. Il corteo è iniziato verso le 8 e terminato verso mezzanotte. Abbiamo attraversato la città a piedi per circa 8 km mi è stato detto con migliaia e miglia di persone felici. Ho stretto mani e abbracciato quasi tutti i disabili , anziani seduti, bambini, segnalatimi lungo il percorso di persone educatissime affettuose, salutato gente, sorriso tutta la sera, senza mai fare trapelare il mio stato d’animo, esattamente come un’artista fa , conoscendo la legge dello spettacolo”.

Inizia così il post pubblicato sui social da Alba Parietti dopo le polemiche nate nei giorni scorsi. La showgirl ha preso parte alla rievocazione storica della Disfida di Barletta, vestendo i panni di Elvira da Cordova. Durante il corteo per le vie del centro si è concessa telefonate e selfie e le polemiche non sono mancate, anche nel mondo della politica. Qualcuno ha preteso anche la restituzione del cachet.

“La gente mi ha commosso, la loro incredibile accoglienza ed energia. Poi dopo ore di corteo ad un certo punto ci siamo fermati e ho chiesto il telefono in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene – si legge -. Ne avevo bisogno perché quel giorno, la mattina mi era stata comunicata la morte di una persona a me molto cara (Luca), a cui ho voltato molto bene ed ero devastata morta tragicamente. A fatica sono riuscita, come tutti i miei colleghi e persone presenti sapevano a stare in piedi. Ero devastata. Il rispetto per il mio lavoro e l’importanza del mio ruolo nella manifestazione mi ha dato la forza, la gente meravigliosa di Barletta mi ha ringraziato e sostenuto fino a commuovermi, perché mi è sembrato un segnale di forza in mezzo a quel momento surreale che per me era tragedia. Non sapevo che non avrei potuto usare il telefono, l’ho fatto per pochissimi minuti in ore e ore di corteo quando eravamo fermi, ma di questo chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno. L’assessore che ammiro, aveva assistito alle prove e sapeva delle circostanze tragiche che non abbiamo reso note, per non tediare la manifestazione e io sono rimasta per amore della gente e del mio lavoro, questa è la legge dello spettacolo. Show must go on. La verità è solo questa. Sono un essere umano ho avuto bisogno di conforto, ma so di avere messo quella sera tutta la mia professionalità e forza per farla al meglio”.