Donna carbonizzata nel Brindisino, il figlio 48enne rinviato a giudizio: è accusato di omicidio della madre

La gup del tribunale di Brindisi, Barbara Nestore, ha rinviato a giudizio il 48enne Alberto Villani accusato dell’omicidio della madre il cui corpo venne ritrovato carbonizzato all’interno della sua abitazione di campagna a San Michele Salentino nella notte tra il 19 e il 20 settembre scorso. Furono i vigili del fuoco a scoprire il cadavere della donna nella cucina della villetta dove la 71enne viveva sola.

Oltre che dell’omicidio del genitore, il 48enne è accusato anche di incendio, resistenza a pubblico ufficiale e calunnia. La gup ha rigettato l’istanza di perizia psichiatrica per accertare l’eventuale incapacità di intendere e di volere al momento dell’omicidio di Villani. Il processo inizierà l’8 ottobre.

Donna carbonizzata nel Brindisino, Procura chiede processo per il figlio 48enne: è accusato di omicidio

La procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio per il 48enne, Alberto Villani, accusato dell’omicidio volontario della madre, Cosima D’Amato di 71 anni, il cui corpo fu trovato carbonizzato all’interno della sua abitazione di campagna a San Michele Salentino nella notte tra il 19 e il 20 settembre scorso. Furono i vigili del fuoco a scoprire il cadavere della donna nella cucina della villetta dove la 71enne viveva sola.

Il figlio della pensionata, attualmente detenuto nel carcere di Lecce, è accusato anche di incendio, resistenza a pubblico ufficiale e calunnia. L’udienza preliminare del gup Barbara Nestore è fissata per il prossimo 16 luglio.