Il Tribunale di Bari ha assolto il 48enne Alessandro Angelillo “per non aver commesso il fatto” dall’accusa di aver violato il divieto di avvicinamento nei confronti di una sua ex fidanzata. L’uomo, a febbraio del 2024, ha finito di scontare la condanna irrevocabile a 16 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio della sua fidanzata Anna Costanzo, truccatrice del teatro Petruzzelli di Bari uccisa in casa nel luglio del 2009.
Durante un permesso premio di 10 giorni, ottenuto dal carcere di Volterra in cui era detenuto, nel 2019 Angelillo si sarebbe recato nel luogo di lavoro della sua ex fidanzata, con la quale ha avuto una relazione parallela mentre era fidanzato anche con Anna Costanzo. L’avrebbe “fissata con un sorriso di scherno, costringendola a chiedere ausilio a una pattuglia della polizia locale lì presente”. Secondo l’accusa questo comportamento avrebbe determinato una violazione del divieto di avvicinamento nei confronti della donna ma la misura non era in vigore al momento del fatto. Nel 2009 Angelillo fu denunciato dalla donna per violenza privata, lesioni personali e ingiuria e per questo fu sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento. Nel 2010 fu condannato a 9 mesi di reclusione solo per le lesioni, nel 2011 fu assolto anche da quell’accusa. Per questo non gli sarebbe mai stato revocato il divieto di avvicinamento di fatto decaduto dopo l’assoluzione, che dunque non sarebbe stato in vigore nel 2019. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate in 90 giorni.