Nuovo ospedale Monopoli-Fasano in ritardo, verifica ogni mese. Amati: “Doppio turno in orari notturni e festivi”

“Come ripetuto spesso, c’è un leggero ritardo rispetto al cronoprogramma con termine di ultimazione dei lavori al 25 aprile 2023. E di tale ritardo ha preso atto il responsabile unico del procedimento, che in tal senso ha emesso un ordine di servizio per lavori su più turni e in orari notturni e festivi. Poiché siamo nelle fasi finali, dunque, la Commissione procederà con verifiche mensili e non più bimestrali.” Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, Fabiano Amati, passando nei giorni scorsi dal PD ad Azione. “Gli stati d’avanzamento lavori di settembre e ottobre segnalano un ritardo di produzione oscillante tra 1 e 1,5 milioni di euro. Al netto delle più varie motivazioni, comprese quelle meramente dialettiche, il motivo più rilevante è l’attuale organico medio della forza lavoro, attestata a 170 unità; obiettivamente insufficienti per raggiungere l’obiettivo. In questo senso mi sembra opportuna la decisione di ordinare all’impresa appaltatrice doppi turni, lavoro notturno e festivo, con la conseguente possibilità di irrigare penali in caso di mancato adeguamento. In ogni caso, da questo momento le nostre verifiche non avranno più la scadenza bimestrale ma mensile, così da intervenire prontamente per collaborare nel rimuovere i problemi o sanzionare i ritardi”

Regione Puglia, consiglieri di Azione estromessi dalla maggioranza: “Accontentiamo Emiliano”

“Il presidente Emiliano, aiutato dal rumore dei suoi giannizzeri, non ci vuole in maggioranza. Ha ragione, perché noi gli ricordiamo, con petulanza, che è stato lui ad abbandonare il programma elettorale che lo rese maggioranza. E questo abbandono è purtroppo avvenuto sui dolori delle persone e non sulle sue solite manfrine di potere, giocando a soldatini con i vari gruppi politici e approfittando del buon appetito su posti e strapuntini. E noi allora lo accontenteremo, staremo all’opposizione del suo far poco e niente”. Lo annunciano il commissario regionale di Azione Fabiano Amati e i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea che da ieri formano in Consiglio regionale il nuovo gruppo di Azione. L’annuncio ieri ha provocato la reazione stizzita di tutte le forze di centrosinistra in Regione e il governatore Emiliano ha annunciato che i tre consiglieri, due ex Pd e un rappresentante civico, sono estromessi dalla maggioranza.

“Governare – aggiungono i consiglieri di Azione – è un luogo ben diverso da quello in cui ci si occupa di posizionamento politicista, organizzando o sventando complotti. E noi vogliamo presidiare quel luogo, fatto di concretezza e realtà, e in quel luogo aspettiamo tutti i colleghi che sia pur in silenzio sono costretti a sopportare il trionfo di questioni senza senso e soprattutto senza futuro. In questi anni gli unici sussulti di maggioranza e di governo sono venuti dalle nostre iniziative legislative e amministrative, facendoci diventare eccellenza italiana. Screening infantili per diagnosi precoce di malattie gravissime per salvare la vita ai bambini; sequenziamento dell’esoma per diagnosticare l’85% delle malattie rare dall’1% del Dna; test genetici gratuiti per carcinoma mammario e tumore al colon-retto; obbligo vaccinale; compensazioni per gasdotto finalizzate al risparmio in bolletta”. “Staremo dunque all’opposizione di chi non vuole rispettare il programma elettorale e il mandato ricevuto dai cittadini”, concludono.

Calenda annuncia nascita di Azione nel Consiglio regionale pugliese. Amati precisa: “Restiamo in maggioranza”

È nato ufficialmente oggi il nuovo gruppo di Azione nel Consiglio regionale pugliese, composto da Fabiano Amati e Ruggiero Mennea, ex Pd; e da Sergio Clemente, ex ‘Popolari con Emiliano’. Lo ha presentato questa mattina a Bari dal leader di Azione, Carlo Calenda, con i tre consiglieri regionali passati nella sua formazione e il consigliere Massimo Stellato che, invece, nei giorni scorsi ha aderito a Italia Viva. Il gruppo al momento sarà composto solo dai tre consiglieri regionali passati in Azione, Amati è stato nominato anche commissario di Azione in Puglia. “Riteniamo e pensiamo – ha detto Calenda – che vada costruito un modo di fare politica in Puglia che sia moderno. Forse è la regione nel Mezzogiorno che più si presterebbe a spiccare il volo per diventare una regione europea anche per il lavoro che ha fatto Vendola in passato, e anche alcune cose buone che ha fatto Fitto, perché no. Tuttavia, questo lavoro si è, a nostro avviso, interrotto nell’ultimo periodo. Non chiederemo, non chiederò, non abbiamo mai chiesto ai consiglieri regionali che sono venuti con noi, in nessuna parte d’Italia, di cambiare dall’opposizione alla maggioranza o viceversa: decideranno loro cosa fare. L’importante è che la linea politica sia quella che stiamo esprimendo”. Amati ha precisato che il gruppo resterà in maggioranza perché “lì siamo stati eletti”.

Calenda poi bacchetta Emiliano. “La Puglia non è il sultanato di Emiliano, la Puglia è una grande regione italiana che partecipa al Pnrr e che si sta modernizzando, non è il posto dove Emiliano fa qualsiasi cosa e niente può essere fatto senza Michele Emiliano. Anche perché – ha aggiunto – per fortuna il Tap lo abbiamo fatto nonostante Michele Emiliano, di cui ancora ricordo la frase ‘il cantiere sembra Auschwitz’. Andate su quella spiaggia, vi accorgerete che non si vede nemmeno da dove passa il Tap. Mi ricordo anche quando Emiliano disse ‘l’Ilva deve essere pubblica perché cosi riusciremo a fare l’acciaio green’, così sono riusciti a fare cadere un contratto blindato con Mittal. Vi risulta che l’Ilva stia facendo acciaio green? Mi risulta invece che diamo un miliardo di euro per pagare la bolletta elettrica”.

Puglia, resta l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari. Amati: “Qui sei fascista se rispetti la Costituzione”

“Da quando ho ricordato la legge pugliese sull’obbligo vaccinale a carico degli operatori sanitari, vigente a prescindere dall’annunciata decisione del Governo di eliminarlo, è stata avviata una campagna squadrista no-vax sulle mie pagine social. Anche il giornalista ed ex parlamentare Gianluigi Paragone non ha mancato di indicarmi allo scherno no-vax e un giornale interregionale, addirittura, mi ha additato come fascista.  Uno strano Paese l’Italia: diventi fascista perché difendi le libertà previste dalla Costituzione, in campo sanitario assegnate in regime di legislazione concorrente allo Stato e alle regioni, come sottolineato dalla Corte costituzionale proprio sulla legge pugliese. Ma io non ho paura e difenderò colpo su colpo l’utilità della vaccinazione”. A dichiararlo è il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione della Regione Puglia, Fabiano Amati. “La vaccinazione è un trattamento sanitario a valore collettivo, riconosciuto dagli articoli 2 e 32, secondo comma, della Costituzione. Ciò vuol dire che la prevenzione è assicurata dalla vaccinazione di un ampio numero di persone, per cui la mia vaccinazione serve soprattutto ad assicurare la libertà degli altri a non ammalarsi. E nessuno ha il diritto di scegliere per se una cosa che può far male agli altri – aggiunge -. Questo discorso vale maggiormente per il personale sanitario, il cui rifiuto alla vaccinazione è incredibile solo a pensarlo, perché sono i più vicini alle persone malate, deboli e quindi più bisognose di tutela da altri e maggiori guai. Si fermi dunque il Governo nazionale in nome della libertà di vivere sani, evitando una clamorosa differenza di tutele tra la Puglia e le altre regioni italiane”.