Militare morto per amianto in Puglia: il Ministero risarcirà la vedova con 400mila euro e 2400 euro al mese

Il ministero della Difesa dovrà risarcire per una somma pari a 400mila euro la vedova di un radiotelegrafista pugliese morto il 10 febbraio 2020 a causa di un mesotelioma pleurico causato dall’esposizione all’amianto e riconosciuto, dalla sentenza del tribunale di Trani diventata definitiva, vittima del dovere.

È quanto rende noto l’Osservatorio nazionale amianto che, in una nota, ricorda che il militare deceduto 5 anni fa, ha prestato servizio nella Marina militare dal 13 luglio 1962 al 31 luglio 1964 a bordo delle navi Albatros e Corvetta Alcione.

«In quel periodo ha subito una prolungata esposizione all’amianto presente nei locali motori, nei corridoi, nei rivestimenti delle condotte di scarico e persino negli ambienti di vita quotidiana dell’equipaggio», prosegue la nota in cui si evidenzia che «il militare non fu mai dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale».

Il Tribunale ha riconosciuto il nesso causale tra la malattia e l’esposizione a bordo, e ha disposto «l’erogazione dei benefici spettanti per legge», alla vedova. Alla vedova dovrà essere corrisposta una speciale elargizione di circa 300.000 euro, oltre a ratei arretrati per circa 100.000 euro e un vitalizio mensile di circa 2.400 euro.

«A quasi cinque anni dalla sua morte, il militare ha ottenuto giustizia – dichiara Ezio Bonanni, legale della famiglia della vittima e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – Con la sentenza definitiva, possiamo procedere con ulteriori azioni per il risarcimento integrale dei danni». «Il nostro impegno prosegue a tutela di tutte le vittime dell’amianto e delle vittime del dovere», conclude.

Palazzina crollata in via De Amicis a Bari, esami dell’Arpa Puglia: “Nessuna traccia di amianto nei dintorni”

Non ci sono tracce di amianto nei dintorni del palazzo crollato il 5 marzo scorso in via De Amicis a Bari. Lo confermano le ultime analisi eseguite da Arpa Puglia. Il 3 aprile scorso i tecnici dell’Agenzia avevano compiuto nuovi prelievi nell’area interessata dal crollo.

In particolare, erano stati prelevati due campioni di polvere: il primo dal davanzale di una finestra al pianterreno in via de Amicis 2 scala B; il secondo sul balcone di un appartamento al secondo piano di uno stabile in via de Amicis 4. Tutti e due i punti di prelievo si trovano di fronte all’area del crollo. In nessuno dei due casi sono state rilevate fibre di amianto.

Nello stesso giorno Arpa aveva anche posizionato nel cortile della ex scuola Carlo Del Prete, oggi sede del Municipio 2 del Comune di Bari, tre filtri dalla caratteristica forma “a proboscide” per analizzare l’aria. I filtri sono rimasti in zona per circa 22 ore. Nessuno dei tre ha rilevato fibre di amianto.

I campioni prelevati sono stati analizzati nel laboratorio del Centro Amianto del Dipartimento Arpa Puglia di Brindisi. I prelievi sono stati effettuati in condizioni statiche, e dopo la caduta di abbondanti piogge. I controlli di Arpa Puglia sulla salubrità ambientale proseguiranno: si è infatti deciso di ripeterli in contemporanea con le operazioni di rimozione della macerie, che comporteranno una nuova dispersione di polveri nell’aria.

Crolla palazzo a Bari, analisi sul materiale contenente amianto: “Presenza bassa nessun rischio dispersione”

In merito al ritrovamento del frammento di piccola pezzatura di materiale cementizio contenente amianto ritrovato lo scorso 18 marzo nell’area di cantiere di via De Amicis – Via Pinto (nei pressi della ex scuola Carlo Del Prete), si rende noto che la Ecotrend, la ditta specializzata incaricata dal Comune di Bari delle operazioni utili alla corretta gestione di tali materiali, conferma la presenza di amianto nel campione analizzato.

E’ bene, tuttavia, specificare che si tratta di materiale dallo “stato solido compatto”, con un indice di rilascio inferiore allo 0,1, inferiore al limite di 0,6, e dunque non in grado di produrre dispersione. Esso andrà in ogni caso trattato secondo le indicazioni previste dalla normativa vigente.

Inoltre, le analisi sulle polveri aerodisperse, effettuate su campioni prelevati nelle giornate 21, 22, 23 e 24 marzo scorso, confermano l’assenza di fibre di amianto.

Si ricorda che è in vigore l’ordinanza sindacale che proprio al fine di tutelare la salute pubblica nelle aree esterne delle zone circostanti l’edificio interessato dal crollo* , dispone una serie di misure precauzionali quali il divieto di affaccio, l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) sino a comunicazione di cessate attività.

A questo si aggiungono le disposizioni atte a tutelare i numerosi dipendenti comunali impegnati in loco, tra agenti della Polizia locale, tecnici della ripartizione IVOP e dipendenti del Municipio II.

Crolla palazzo a Bari, terminate le attività di demolizione: confermata assenza di amianto. Resta in vigore l’ordinanza

Sono terminate questo pomeriggio le attività di demolizione controllata sulle parti residue della palazzina crollata in via De Amicis – via Pinto. A partire dalla fine delle operazioni di demolizione decorre il termine di sette giorni, assegnato ai titolari del condominio di via Pinto 16, per mettere in sicurezza l’edificio. Contestualmente sono pervenuti altri tre rapporti (relativi ai giorni 16, 17 e 18 marzo) che attestano l’assenza di fibre di amianto nell’aria.

Dato il cumulo di macerie nel sito resta in vigore l’ordinanza sindacale a tutela della salute pubblica (divieto di affaccio, apertura finestre ed obbligo di mascherine). Il Comune di Bari presenterà nelle prossime ore alla Procura di Bari una relazione sulle attività svolte.

Crolla palazzo a Bari, confermata l’assenza di amianto: proseguono i lavori di demolizione controllata – LE FOTO

Anche gli esiti dell’analisi dell’aria effettuate nelle giornate del 14 e 15 marzo scorso hanno attestato l’assenza di fibre di amianto aerodisperse nel cantiere per la demolizione controllata del relitto della palazzina di via De Amicis – via Pinto. Le analisi sono condotte costantemente dalla ditta Ecotrend, fornitrice della ripartizione comunale Igiene e Ambiente.

Si raccomanda alla popolazione il rispetto dell’ordinanza sindacale emanata lo scorso 12 marzo, che, per la tutela della salute pubblica nelle aree esterne delle zone circostanti il cantiere della demolizione, ha disposto una serie di misure precauzionali quali il divieto di affaccio, l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) sino a comunicazione di cessate attività.

I lavori di demolizione sono proseguiti per l’intera giornata ed è stato completato l’abbattimento del primo, secondo, terzo, quarto e quinto piano. Le attività di puntellamento di parte della palazzina adiacente – a parere dei tecnici impegnati nelle operazioni – hanno evitato che il crollo si estendesse all’edificio al civico 16.

Tuttavia, fino alla definitiva messa in sicurezza del fabbricato di via Pinto 16, per il quale è in vigore un’ordinanza sindacale nei confronti del condominio, la situazione di pericolo non può considerarsi cessata.

Crolla palazzo a Bari, lavori di demolizione oltre il 60%. La conferma dell’Arpa Puglia: “Polvere e aria senza amianto”

Continuano gli interventi di demolizione controllata sulle parti residuali della palazzina crollata in via De Amicis – via Pinto. Ad oggi i lavori sono oltre il 60% delle attività previste e andranno avanti anche nei prossimi giorni. Le attività del cantiere sono monitorate dai tecnici comunali sotto la direzione e il coordinamento della sicurezza dell’ing. Francesco Leo.

Sempre oggi è arrivata la nota di Arpa Puglia che conferma l’esito favorevole circa l’assenza di fibre di amianto nelle polveri areodisperse e certifica l’assenza del materiale anche nelle polveri depositate sulle superfici (balcone II piano abitazione privata v. De Amicis n. 2 Scala B, piazzale e cornicione finestra cortile interno ex scuola C. Del Prete).

È stata invece rilevata la presenza di materiali contenenti amianto (MCA) in un frammento di piccola pezzatura di materiale cementizio nei pressi della ex scuola Carlo Del Prete. A tal proposito il Comune ha già preallertato la ditta specializzata incaricata delle operazioni utili alla corretta gestione dei materiali, secondo le indicazioni fornite da Arpa Puglia.

Si ricorda che, proprio al fine di tutelare la salute pubblica nelle aree esterne delle zone circostanti l’edificio interessato dal crollo* con ordinanza sindacale del 12 marzo, il Comune ha disposto una serie di misure precauzionali quali il divieto di affaccio, l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) sino a comunicazione di cessate attività.

A questo si aggiungono le disposizioni atte a tutelare i numerosi dipendenti comunali impegnati in loco, tra agenti della Polizia locale, tecnici della ripartizione IVOP e dipendenti del Municipio II.

Crolla palazzo a Bari, nuove rilevazioni nel cantiere. Il Comune conferma: “Non c’è amianto nell’aria”

Sono disponibili i risultati dei campionamenti effettuati nelle giornate di mercoledì 12 e giovedì 13 marzo attraverso le centraline installate dalla ditta Ecotrend di Putignano, fornitore della ripartizione comunale Igiene e Ambiente per la gestione dei monitoraggi ambientali, sull’area del cantiere per la demolizione controllata della porzione residua della palazzina in via De Amicis- via Pinto 6. Entrambe le rilevazioni attestano l’assenza di fibre di amianto aerodisperse ai sensi del DM 06/09/94. Le rilevazioni proseguiranno per tutta la durata delle attività di cantiere.

In data odierna, inoltre, il SISP – Servizio Igiene e Sanità pubblica della ASL Bari, cui su richiesta del sindaco era stata trasmessa la nota di Arpa Puglia del 14 marzo, ha fornito il proprio riscontro ritenendo adeguate le prescrizioni già adottate dall’amministrazione comunale con l’ordinanza sindacale del 12 marzo, relative a divieto di affaccio, obbligo di mantenere chiuse le finestre e obbligo di utilizzo di idonei dispositivi di protezione (mascherine), sino a comunicazione di cessate attività, nella zona contigua all’area del crollo (via Pinto, via De Amicis nel tratto compreso fra Corso Benedetto Croce e via della Repubblica, via Fornelli nel tratto tra via Pinto e via della Repubblica, corso Benedetto Croce nel tratto tra via Bottalico e via Monfalcone).

Quanto ai lavori di demolizione che stanno interessando la porzione residua della palazzina crollata in via Pinto 6, le operazioni odierne, come da accordi con l’amministrazione di condominio di via Pinto 16 e i tecnici da questa incaricati, hanno riguardato il puntellamento del terzo e quarto piano dell’edificio di via Pinto 16. Si ricorda infatti che il terzo e quarto piano dell’immobile “poggiavano” su l’adiacente palazzina crollata e che il puntellamento eseguito riduce sensibilmente il rischio di crollo nel corso delle demolizioni.

Crolla palazzo a Bari, colpo di scena. Lo studio dell’Università contraddice l’Arpa: “C’è amianto nelle polveri”

“Ci sono numerose fibre di amianto, in particolare crisotilo e numerose fibre di vetro nelle polveri provenienti dal crollo del palazzo di via De Amicis”. La tesi è del Dipartimento di scienze della terra dell’Università di Bari dopo la perizia effettuata su richiesta di alcuni residenti di un immobile situato in zona.

L’esito, tramesso agli uffici comunali, contraddice al momento quello delle analisi dell’Arpa Puglia che avevano escluso la presenza di amianto nell’aria pochi giorni dopo il crollo della palazzina. Il Comune ha già chiesto all’Arpa di effettuare nuovi prelievi.

AGGIORNAMENTO 15.15 – Alle ore 14.30 di oggi, Arpa Puglia ha prelevato un campione di polvere da uno dei balconi prospicienti l’area del crollo in via De Amicis per avviare le analisi finalizzate a verificare la presenza di fibre di amianto. Contestualmente, Arpa sta procedendo ad installare nuovamente le centraline per proseguire le indagini sulle polveri derivanti dalle attività di demolizione in corso. Questi ulteriori interventi sono stati richiesti dall’amministrazione comunale a seguito della ricezione dei risultati di una relazione prodotta dall’Università degli studi di Bari, dipartimento di Scienze della terra e Geoambientali, relativa alle indagini SEM effettuate su un campione in polvere, prelevato dal pavimento del balcone su mandato di una condomina del civico 2 di via Edmondo De Amicis.

Il campione in questione, osservato in microscopia elettronica, avrebbe evidenziato la presenza di fibre di amianto e di vetro. Si ricorda che, come da ordinanza del sindaco Vito Leccese, firmata ieri, mercoledì 12 marzo 2025, è vietato l’affaccio all’esterno delle finestre, è imposto l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) nelle aree esterne delle zone circostanti l’edificio interessato dal crollo (via Pinto, via De Amicis nel tratto compreso fra Corso Benedetto Croce e via della Repubblica, via Fornelli nel tratto tra via Pinto e via della Repubblica, corso Benedetto Croce nel tratto tra via Bottalico e via Monfalcone) sino a comunicazione di cessate attività. A questo si aggiunge l’attività di monitoraggio ambientale continuativo, predisposta dall’amministrazione comunale, attraverso il posizionamento di un laboratorio mobile, installato da ditta specializzata iscritta all’albo nazionale gestori ambientali – categoria 10 (sottocategoria 10A-10B), al fine di verificare la presenza di polveri dannose per la salute pubblica; nonché le attività di nebulizzazione attiva per contenere la dispersione delle polveri durante gli interventi di demolizione controllata in corso.

AGGIORNAMENTO 19 – Nella “matrice cementizia” di alcuni detriti (probabilmente di una tubatura) della palazzina di via De Amicis crollata il 5 marzo scorso a Bari erano presenti “fibre di amianto”.

Lo comunica l’Arpa Puglia, che nei giorni scorsi aveva escluso la presenza di fibre di amianto nell’aria interessata dal crollo, sulla base delle analisi svolte per 24 ore (dal 6 al 7 marzo) attraverso le proprie centraline proprio sulla qualità dell’aria.

Le indagini dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente saranno estese anche alle polveri, e per questo sono stati prelevati dei campioni nel cortile della ex scuola Carlo del Prete, nella vicina via Pinto, e dal balcone di un appartamento di via De Amicis 2. Proprio dall’esame di un campione prelevato dal balcone, l’università di Bari aveva rilevato, in una relazione, la presenza di fibre di amianto da un campione di polvere.

“La relazione in questione – scrive l’Arpa in un comunicato – non proviene da un laboratorio inserito nell’elenco dei laboratori qualificati del ministero della Salute”. “Arpa Puglia – si legge ancora – si riserva valutazioni sui contenuti della relazione dell’ università di Bari, di cui si è avuta notizia in giornata odierna, relativa ad un ‘campione di polvere’ che sarebbe stato prelevato da un balcone nei pressi del palazzo crollato”. Le analisi di questi ultimi campioni prelevati inizieranno domani.

Crolla palazzo a Bari, pericolo scongiurato. I risultati dell’Arpa Puglia: “Non ci sono fibre di amianto nell’aria”

Non ci sono fibre di amianto nell’aria intorno al palazzo crollato la sera del 5 marzo scorso in via De Amicis a Bari. E’ quanto risulta dalle analisi eseguite da ARPA Puglia. I tecnici dell’ Agenzia avevano allestito, a partire dalle 18:10 del giorno successivo al crollo, due linee di prelievo.

All’ interno di ciascuna erano stati inseriti 7 filtri speciali in grado di rilevare la presenza del pericoloso materiale. La prima linea era stata sistemata sulla scala di emergenza della ex scuola Carlo Del Prete, attualmente adibita a sede del Municipio 2 del Comune di Bari; la seconda sul balcone di una abitazione privata, al quarto piano di uno stabile in via De Amicis 4.

I dispositivi sono rimasti in azione per 24 ore, quindi sono stati prelevati e consegnati ai laboratori del Dipartimento Provinciale ARPA di Brindisi, centro di riferimento regionale per l’amianto.

Sono attualmente in corso ulteriori attività finalizzate a verificare la presenza nell’area di materiali che potrebbero contenere amianto.