Amici volano in Albania per rifarsi il naso: “Eccellente ed economico altro che Aesthetic Franco”

Durante il nostro viaggio in Albania, abbiamo incontrato alcuni amici di Cerignola, volati a Tirana per rifarsi il naso. Alla base c’è sicuramente una scelta di tipo economico, visto il risparmio, ma non solo. I due ci raccontano l’esperienza e le varie tappe, garantendo sul buon esito dell’intervento. Un incontro casuale che però si inserisce bene nell’inchiesta che stiamo ormai conducendo da settimane su Aesthetic Franco. Proprio a Tirana ci siamo resi protagonisti di un blitz in una clinica estetica albanese. 

Bufera sui concorsi al Comune. Strani incontri e lettere anonime: consigliere va dai Carabinieri

Torniamo ad occuparci dei tre concorsi per le 6 assunzioni (due istruttori amministrativi, due autisti e due vigili urbani) al Comune di Palo del Colle che stanno facendo parecchio discutere. Dopo aver ascoltato il sindaco Tommaso Amendolara, abbiamo sentito la dottoressa che si è occupata della procedura e il consigliere Antonio Amendolara.

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Barese precipita dal settimo piano in Romania, gli amici di Anton Giulio: “Non si è suicidato amava troppo la vita”

C’è mistero attorno alla morte dell’imprenditore barese Anton Giulio Olivieri, deceduto dopo essere caduto sabato 8 aprile dal settimo piano di un appartamento a Deva. Il 37enne si trovava da tempo in Romania dove lavorava con suo zio, nell’impresa ItalRom Leather. I suoi funerali si sono svolti oggi nei giorni scorsi a Toritto, paese di origine della sua famiglia, dopo il rientro della salma in Italia. La polizia romena è sicura che si tratti di suicidio, ma sul caso è stato aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo.

“Negli ultimi due anni lo vedevo stressato: era dimagrito, perdeva capelli, aveva avuto problemi di salute. Diceva di non potersene andare dalla Transilvania, in cui si era trasferito da cinque anni, per proteggere la sua famiglia. Temo che fosse finito sotto ricatto di qualcuno, ma era un ragazzo che amava troppo la vita per potersi suicidare. La dinamica della morte è stranissima, nessuno qui crede al gesto volontario”, racconta un suo amico al Corriere del Mezzogiorno. “Da tempo lo vedevo troppo diverso dal solito. Amava Bari e ci tornava quando poteva, ma le visite erano diventate sempre più rare. Diceva di non poter rientrare a casa per proteggere sé stesso e la sua famiglia, ma non ha mai dato dettagli a nessuno – aggiunge un altro -. Era allo stesso tempo pieno di vitalità e fortemente introverso, teneva tutto dentro. Suicidio? È impossibile. Lui viveva per i suoi cari, era convinto di doverci essere sempre per prendersi cura di tutti, dai genitori alla sorella e al fratello. Non lo avrebbe mai fatto per responsabilità”.