A quei pochi che non lo avevano capito, diciamo che Giovanni è di nuovo sotto l’effetto della droga. Non è più un nostro pensiero e vi chiediamo di rispettare la nostra scelta.
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Sappiamo bene quanto sia dura e comprendiamo lo stato d’animo di Giovanni. Ha rischiato di cadere ed è molto nervoso perché non riesce ancora ad adeguarsi all’amputazione. Serve però tanta pazienza, il cammino è molto lungo.
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La sua reazione ci ha spiazzato, così come la notizia delle sue imminenti dimissioni. Sembra aver reagito in maniera forte all’intervento, ma la strada è in salita.
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In tanti ci state scrivendo per sapere come sta Giovanni. Questa mattina si è risvegliato con il sorriso, è emerso sin da subito il suo spirito combattivo. La strada è lunga, capiremo meglio come avrà influito l’amputazione, ma quello che possiamo dire è che l’intervento è andato benissimo.
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Oggi è una giornata delicata per Giovanni, per Antonio, per Tino, per tutta la community di Quinto Potere e per chiunque si è affezionato alla sua storia. Giovanni si è lasciato andare ad un pianto liberatorio ed emozionante tra le braccia di Antonio. Merita una seconda chance nonostante quello che tanta gente, priva di cuore, continua a sostenere.
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Giovanni ha paura e sta attraversando una profonda crisi. Lunedì la gamba sarà amputata nel reparto di Ortopedia del Policlinico di Bari, ora è costretto a fare i conti con gli errori del passato.
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Il dolore è allucinante, per l’amputazione deve essere convocato. Non aspettiamo altro e non sappiamo quanto altro tempo deve passare.
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Giovanni ci regala una grande lezione di vita. L’amputazione, secondo gli ultimi accertamenti medici, potrebbe riguardare solo il piede ma quello che ci ha colpito sin da subito è il suo modo di incassare e assorbire questo ennesimo duro colpo.
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Dopo la visita nel reparto di Chirurgia vascolare del Policlinico di Bari, è arrivata la decisione dell’ortopedico: Giovanni dovrà essere amputato appena sotto il ginocchio. Un responso che ha buttato giù Giovanni dal punto di vista fisico e psicologico.
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Dovrà recarsi ogni giorno in ospedale per i controlli e le cure. Il rischio è sempre lo stesso, Giovanni potrebbe perdere la gamba qualora gli antibiotici non abbiano effetto.
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