Bari, paura in centro. Sale in ascensore con la vittima, le tappa la bocca e le sfila due anelli: caccia al ladro

Attimi di paura ieri pomeriggio in centro a Bari dove una donna è stata aggredita e derubata nell’ascensore della propria abitazione.

L’uomo, entrato nel portone insieme alla donna, è salito con lei in ascensore. Appena entrati l’ha bloccata, le ha tappato la bocca con una mano e le ha sfilato due anelli dalle mani. Poi si è dileguato.

Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato. Indagini in corso per risalire al ladro, un italiano di statura media tra i 30 e i 40 anni.

Procopio, il medico social con la laurea in Romania. Anelli: “Mani legate su Aesthetic Franco”

La morte di Margaret Spada, deceduta a Roma dopo tre giorni di coma dopo essersi sottoposta ad un intervento di rinoplastica parziale, per noi di Quinto Potere è una coltellata al cuore. Al centro della vicenda è finito un centro medico situato in viale Cesare Pavese, nel quartiere Eur, e le analogie con la storia di Aesthetic Franco sono tantissime.

A partire da chi l’ha operata, il figlio del medico titolare dello studio. Si chiama Marco Antonio Procopio e si sarebbe laureato in Romania dopo una grave bocciatura al test di ingresso all’università cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2011, quando aveva 19 anni. Voleva diventare medico come il suo papà, al test prese 13,5 su 100, piazzandosi in fondo alla graduatoria. Si classificò al 6230esimo posto su 6265. Da qui la scelta di intraprendere gli studi in Romania, fino alla laurea conseguita all’università Vasile Goldis di Arad, specializzandosi, in seguito, in chirurgia plastica e ricostruttiva nella scuola di Ivo Pitanguy.

Inizia a lavorare nel centro di famiglia, sequestrato dopo la tragica morte di Margaret. La 22enne siciliana lo aveva scelto per un intervento di rinoplastica dopo aver visto un video promozionale su TikTok, per un costo di 2.800 euro. Il profilo social aveva oltre 20mila followers, ma Procopio ha cercato di cancellare ogni traccia dai social.

Margaret è deceduta, secondo i primi accertamenti, per le complicazioni successive alla somministrazione dell’anestesia, ma le indagini sono ancora in corso. Indovinate un po’? La struttura risulta sprovvista di autorizzazione per quel tipo di intervento, come confermato anche dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. In più uno dei titolari era privo di specializzazione e non poteva effettuare interventi di chirurgia estetica/plastica non a scopo ricostruttivo. E nella sala operatoria, oltre alla giovane vittima e agli indagati (papà e figlio) c’erano anche la moglie di Antonio Procopio e di un altro medico collaboratore, le loro posizioni restano da chiarire. E per chiudere la mancanza di un documento e della cartella clinica relativa all’intervento. Insomma, tutto quello che ha caratterizzato la nostra maxi inchiesta su Aesthetic Franco. Nonostante decine di servizi e le indagini di 4 Procure, è ancora a piede libero e iscritto all’Ordine dei Medici. Finalmente abbiamo parlato con il suo presidente, Filippo Anelli. Nel video allegato le sue dichiarazioni.

Carenza di medici, è emergenza in Puglia. La Regione corre ai ripari: in arrivo assunzioni straordinarie

A breve un bando regionale di mobilità per attirare medici da fuori regione, che dovrebbe avere tempi più veloci rispetto ai consueti bandi delle singole ASL e un chiaro nullaosta alle ASL rispetto alle assunzioni di nuovo personale anche senza autorizzazione purché rientrino nei fabbisogni approvati dalla Regione. È quanto emerso ieri durante il confronto tra i consiglieri dell’Ordine dei medici di Bari e l’Assessore alla Salute Rocco Palese, che ha sottolineato come per coprire le carenze di medici la Regione sia disposta a percorrere tutte le strade e ad andare in deroga, soprattutto in situazioni ormai drammatiche come la copertura dei turni della continuità assistenziale. Su questo fronte l’Ordine ha chiesto alla Regione di applicare la norma che estende fino a mille assistiti il massimale dei medici impiegati anche nella continuità assistenziale. Palese ha parlato di ‘tempesta perfetta’ per descrivere la condizione attuale del SSN: un’impennata delle richieste di prestazioni sanitarie (+26%), unita a un fondo sanitario sottostimato e a carenza di medici. Al momento, serve quindi un patto di emergenza con interventi straordinari a livello nazionale. Ma serve anche un aumento dei fondi a disposizione: oggi il sistema sanitario pugliese ha un fabbisogno di un 1 miliardo di euro in più, che derivano dai 400milioni euro di sottofinanziamento pregresso, cui si aggiungono i 600 milioni derivanti dai nuovi posti letto appena varati.

Il Presidente dell’Ordine, Filippo Anelli ha chiesto all’assessore Palese di procedere subito con i concorsi per gli specializzandi, vista la norma che consente loro di partecipare anche a partire dal secondo anno. Ha inoltre sottolineato la necessità di introdurre meccanismi che incentivino i giovani medici a rimanere in Puglia. “Non abbiamo grandissima attrattività come Regione, per cui ogni anno tra i 300 giovani che si specializzano, molti fanno i concorsi fuori dalla Puglia e se ne vanno. Serve una politica che leghi gli specializzandi al SSR pugliese. Chiediamo l’impegno da parte dell’assessore per l’organizzazione di un piano, in modo che ci sia continuità lavorativa anche alla fine del percorso di studi – ha dichiarato Anelli -. Su questo tema c’è la convergenza della Regione, che prevede per gli specializzandi contratti a 36 mesi con un passaggio successivo a tempo indeterminato. Sul fronte del territorio c’è convergenza di intenti rispetto al modello del 2007, su cui però Anelli ha sottolineato la necessità di passare dalla sperimentazione alla sua piena implementazione: “La riforma del 2007 si basava sull’associazionismo e sui microteam composti da personale di studio e infermieristico. Oggi bisogna fare una scelta: se quel modello va bene occorre adottarlo e investire più risorse, inserendo per esempio un CPT in ogni Casa di Comunità. Non può essere un passaggio a isorisorse, rispetto alla fase di sperimentazione”.

L’Ordine, come ente sussidiario dello Stato, ha posto anche una importante questione metodologica, proponendo di stabilire una interlocuzione permanente con i vertici della Sanità pugliese. Palese ha accolto la proposta, considerando il confronto con gli Omceo indispensabile, soprattutto in questo momento di difficoltà del SSN e ha preso l’impegno di illustrare tutte le iniziative non appena adottate.